Gattuso: “Gli ultimi giorni mi hanno deluso”

Dopo la vittoria per 2-0 sul Parma, il tecnico del Napoli Rino Gattuso ha parlato in conferenza stampa. La squadra ha risposto? “Mi è piaciuta molto la risposta, non siamo stati belli, tecnicamente non abbiamo fatto bene, ma mi è piaciuto lo spirito, la compattezza, la capacità di soffrire, giocare col Parma non è facile, ha fisicità, sui piazzati ti mette in difficoltà, ma la squadra ha messo carattere, poi abbiamo cambiato modulo nel finale e siamo contenti, è quello che speravo. In questi mesi è mancato proprio questa cattiveria”. Perchè è mancata cattiveria in passato? “Perché siamo una squadra tecnica, sviluppiamo calcio in un certo modo, abbiamo giocatori con certe caratteristiche, abbiamo solo un attaccante in questo momento che è Petagna che stringe i denti e nessuno lo dice. Ci mancano Osimhen e Mertens e si gioca ogni 3 giorni, nessuno lo dice, ma se mancassero agli altri? Possiamo rammaricarci per lo Spezia, ci mancano 3 punti perché era da stravincere ma per tutte le difficoltà è un percorso molto positivo!” Mercoledì c’è l’Atalanta che ha perso contro la Lazio in casa, partita equilibrata? “Non conta nulla oggi, l’Atalanta può farti 6 gol, è una macchina da gol, hanno giocatori con quantità e qualità e sappiamo che avremo due gare in una settimana molto difficili”. A scatenare i tifosi, però, sono state le parole dell’allenatore azzurro ai microfoni di Sky dove ha rimarcato la sua scarsa serenità in questo periodo di voci relative al suo futuro: “Io sto prendendo schiaffi a destra e a manca tutti i giorni, sembra che siamo penultimi in classifica. Vengo massacrato puntualmente. Poi mi dite che chi parla non conta nulla, ma è difficile. Si smanetta tanto e poi ai giocatori qualcosa manca. Io non leggo nulla, al massimo Lombardo mi dice qualcosa. Io devo lavorare. Ora – e mi tocco le parti basse – magari perdo con Genoa e Atalanta e sono di nuovo in discussione. Ci vuole serietà”. Il tuo sfogo era rivolto alla piazza o alla società? “Io non sto a far polemica. Questa tarantella è cominciata da un mese a questa parte, non l’altro ieri. Sento parlare della mia pescheria. Anzitutto lì ci vuole classe per andare a mangiare nella mia pescheria. Sento dire che sono un maleducato, che sto morendo e non posso allenare, che sono incapace. Che sono incapace forse è la cosa più vera (ride, ndr). Non è facile, è una roba anomala quella che sta succedendo qua. Se qualche tifoso da tastiera non ha nulla da fare e sta ore a scrivere non è un problema mia, ma le offese gratuite sono uscite da persone conosciute, che lavorano da tanti anni qui. Questo non lo posso accettare per come sono sanguigno”. E questo rinnovo di contratto? “Io non sono legato ai contratti, posso firmare anche 5-10 anni. Io sono legato alle mie emozioni, voglio fare il mio lavoro come lo so fare e sapere di che morte morire. Ora bisogna parlare della partita, non di altro”. Lei crede ai fantasmi che vengono da fuori? “Io credo al lavoro. La mattina bisogna svegliarsi, farsi una doccia, mettersi un profumo, vestirsi e andare a lavorare con serenità. Ho sempre fatto così nella mia vita. Ma bisogna stare bene, sentirsi a proprio agio dove si sta. Quando sto bene in un post Lei si sente a suo agio? “A Castel Volturno coi miei calciatori sì, ma non mi sento a mio agio con quello che sta succedendo qua. Io credo fortemente nelle emozioni e l’aria che si respira non mi piace”. Il rapporto col presidente com’è? “E’ sempre stato un buon rapporto. Non posso negare che dopo gli ultimi 15-20 giorni da parte mia un po’ di delusione per tutto ciò che è successo c’è. Io non sono ipocrita. Ma c’è grandissimo rispetto. Non mi ha mai fatto mancare nulla, io sono un suo dipendente, gli ho chiesto Bakayoko e me l’ha dato, c’è grande rispetto”. Delusione per cosa? “E’ stata gestita male secondo me, punto e basta. Io non mi sono permesso di andare a sedermi a tavolino con altre squadre. Mi hanno chiamato, ma non sono andato. Ho saltato qualche appuntamento, non mi sono presentato, facendo la persona corretta che sono”.

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