Fiorentina: Daniele Pradè lascia il ruolo di direttore sportivo

La Fiorentina e il direttore sportivo Daniele Pradè si separano di comune accordo. La decisione, arrivata alla vigilia della sfida contro il Lecce, chiude un lungo rapporto iniziato nel 2012 e ripreso nel 2019.

La Fiorentina e Daniele Pradè si dicono addio. A poche ore dalla sfida casalinga contro il Lecce, il club viola ha ufficializzato la risoluzione consensuale del contratto con il proprio direttore sportivo.
La notizia, arrivata nella mattinata, segna la conclusione di un lungo rapporto professionale che aveva legato Pradè alla società toscana per oltre un decennio, in due distinti periodi.

“ACF Fiorentina comunica – si legge nella nota ufficiale – di comune accordo, di aver interrotto in data odierna il rapporto professionale con il Direttore Sportivo Daniele Pradè. La Società, a partire dal Presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine, insieme al Direttore Generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il Direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità”.

Nel comunicato il club aggiunge anche un messaggio personale firmato dal presidente Commisso e dalla moglie Catherine:

“A Daniele – si legge – auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro”.

Una separazione annunciata

L’addio tra Pradè e la Fiorentina non arriva del tutto a sorpresa. Negli ultimi giorni, le parole del dirigente dopo la sconfitta con il Milan avevano lasciato intendere un possibile passo indietro.
Se c’è una persona che deve dimettersi, quella sono io”, aveva dichiarato, riconoscendo la difficoltà di un inizio di stagione complicato.

La decisione è quindi maturata nelle ore successive, con la scelta condivisa di interrompere il rapporto in modo consensuale, evitando strappi o tensioni alla vigilia di una gara fondamentale per la classifica.

Il bilancio di un doppio ciclo

Per Pradè si chiude così un percorso lungo e significativo con la Fiorentina. Il dirigente romano aveva già guidato l’area sportiva del club tra il 2012 e il 2016, tornando poi a Firenze nel 2019 sotto la presidenza di Rocco Commisso.
Durante la sua seconda esperienza ha costruito una squadra capace di raggiungere risultati importanti anche in campo europeo: sotto la sua direzione, i viola hanno collezionato 45 vittorie nelle competizioni internazionali, tra Europa League e Conference League.

Il lavoro di Pradè ha contribuito a dare stabilità a una società che, negli ultimi anni, ha alternato momenti di crescita e fasi di ristrutturazione. Il suo operato è stato spesso al centro del dibattito, ma riconosciuto da addetti ai lavori e tifosi per impegno e dedizione.

Il futuro del club e le prossime mosse

Con la separazione ufficiale, la Fiorentina si trova ora a dover ridefinire la propria area tecnica. La sfida con il Lecce arriva in un momento cruciale: la squadra, in difficoltà in campionato, dovrà reagire in un clima di transizione interna.

Non è ancora stato comunicato il nome del successore di Pradè, ma il club – secondo quanto trapela – potrebbe affidarsi temporaneamente al direttore generale Alessandro Ferrari in attesa di una scelta definitiva.

Per i tifosi viola, la notizia rappresenta la chiusura di un’epoca: quella di un dirigente che, tra alti e bassi, ha accompagnato la Fiorentina in alcune delle stagioni più intense dell’ultimo decennio.

Un addio nel segno del rispetto

Il tono dei comunicati ufficiali e delle dichiarazioni della società testimonia una separazione improntata alla correttezza e al rispetto reciproco.
Daniele Pradè lascia Firenze dopo aver scritto una pagina importante della storia recente del club, con l’affetto del presidente e di gran parte dell’ambiente viola.

In un momento di cambiamento e riflessione, la Fiorentina volta pagina, consapevole che da questa scelta dovrà ripartire per ricostruire il proprio futuro sportivo.

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