La Ferrari #50, guidata da Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen, è stata squalificata dalla 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans dopo aver concluso la gara in quarta posizione. La decisione è stata presa a seguito di un’irregolarità tecnica riscontrata nell’alettone posteriore della vettura.
Durante le ispezioni post-gara, i commissari hanno rilevato che l’alettone posteriore della Ferrari #50 presentava una deflessione di 52 mm, superando di gran lunga il limite massimo consentito di 15 mm. Inoltre, è stata riscontrata l’assenza di quattro viti nel supporto dell’alettone. Ferrari ha tentato di giustificare l’anomalia attribuendola a un danno subito durante l’ultima sosta ai box; tuttavia, la FIA non ha accettato questa spiegazione, sottolineando che la vettura aveva raggiunto la sua velocità massima poco prima della fine della gara.
La squalifica della Ferrari #50 ha avuto un impatto significativo sulla classifica del campionato. Molina e il suo team si trovano ora a 48 punti di distanza dalla vetta, con solo quattro gare rimanenti nel calendario. Parallelamente, la Toyota ha tratto vantaggio dalla squalifica, avanzando nella classifica e consolidando la propria posizione nel campionato.
Nonostante la squalifica della #50, Ferrari ha comunque celebrato un trionfo storico grazie alla vittoria della vettura #83 del team AF Corse. Il pilota polacco Robert Kubica, insieme ai compagni Yifei Ye e Phil Hanson, ha portato la Ferrari #83 alla vittoria, completando 387 giri al Circuit de la Sarthe. Questo successo segna la terza vittoria consecutiva di Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, con tre diverse formazioni di piloti e vetture.
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