Un tempo di entusiasmo e un tempo di sofferenza. Il Bologna che torna al Dall’Ara in Europa League lascia l’impressione di una squadra ancora incompiuta: avanti con Orsolini e spinta dal nuovo entusiasmo europeo, si fa riprendere dal rigore di Adamu e si salva solo grazie a uno Skorupski in versione supereroe. Il risultato finale, 1-1 con il Friburgo, muove la classifica ma non cancella le incertezze.
La squadra di Italiano, reduce dal pareggio poco brillante di Lecce, parte con buone intenzioni. Il Dall’Ara, che accoglie i rossoblù nella nuova terza maglia azzurra dedicata al Nettuno, spinge forte e nei primi minuti la corsia di Cambiaghi diventa un’arma costante. La partita resta bloccata finché, attorno alla mezz’ora, arriva la fiammata: Odgaard crea sulla sinistra, Freuler rifinisce, e Cambiaghi calcia senza troppa convinzione. Il portiere tedesco Atubolu respinge male e Orsolini è rapidissimo a trasformare in gol.
L’1-0 dà fiducia e consapevolezza, ma la squadra non trova il guizzo per raddoppiare. Il Friburgo, pur in difficoltà, riesce a rimanere in partita e manda il match all’intervallo con un equilibrio che si rivelerà decisivo.
Il copione cambia bruscamente dopo il rientro dagli spogliatoi. Gli ospiti alzano ritmo e pressione, mentre il Bologna perde lucidità. Skorupski salva il risultato due volte, prima su Scherhant e poi su Ginter, ma il VAR richiama l’arbitro su un tocco di mano di Castro: rigore inevitabile. Dal dischetto Adamu non sbaglia e firma l’1-1.
Il gol subito taglia le gambe ai rossoblù, che faticano a ritrovare ordine. I cambi di Italiano – Miranda, Dallinga e Bernardeschi – non portano la scossa desiderata, anzi: un errore dell’ex Toronto regala un’altra palla velenosa al Friburgo, che solo la prontezza del portiere polacco riesce a neutralizzare.
Soltanto negli ultimi minuti il Bologna ritrova fiato. Odgaard prova due volte dalla distanza, sfiorando il colpo grosso, e il giovane Rowe mette energia e coraggio. Il Dall’Ara accompagna fino all’ultimo assalto, ma senza il lieto fine: finisce 1-1, tra applausi e rammarico.
Dopo due giornate, il Bologna resta fermo a quota 1 punto, con l’Aston Villa già lanciato in vetta. La sensazione è quella di una squadra ancora in fase di rodaggio: buona volontà, sprazzi di qualità, ma poca continuità. Italiano dovrà lavorare su brillantezza e concentrazione, perché il rischio è di rivivere lo stesso cammino dell’anno scorso in Champions, quando i rossoblù pagarono proprio i troppi alti e bassi.
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