Mario Giuffredi ha rilasciato dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli. L’agente, tra gli altri, del capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo, Mario Rui, Gaetano e Faraoni, ha parlato in particolare dei propri assistiti in rosa nel club azzurro, ma anche del calciatore del Verona gravitato in orbita Napoli nel corso del mercato estivo. Di seguito le sue dichiarazioni:
Giovanni Di Lorenzo nuovo capitano della Nazionale di Luciano Spalletti? “Sicuramente tra i due c’è sempre stato un grandissimo rapporto di stima professionale e umano, ma se Giovanni sarà il nuovo capitano la scelta sarà del commissario tecnico, e sarà un motivo di grande orgoglio per me che lo rappresento. Viviamo con grande tranquillità l’attesa, ma non sarà la fascia di capitano a scalfire la stima che Spalletti ha in Di Lorenzo”.
Sono tanti i tuoi assistiti nella nazionale italiana, con che sguardo ti approccerai al nuovo corso di Spalletti? “Guarderò l’Italia con grande orgoglio, perché vedere cinque assistiti nella nazionale di Luciano è sicuramente bello. Sarà un percorso importante perché Spalletti è un allenatore che darà qualcosa in più agli azzurri e renderà la nazionale di nuovo grande. I miei assistiti mi rendono orgoglioso perché sono tutti professionisti figli della gavetta: li ho presi tutti dalle categorie inferiori oppure non facevano parte del giro della nazionale, ma fortunatamente per loro hanno fatto un percorso vincente”.
Rinnovo per Di Lorenzo e per Mario Rui, sono state trattative complicate? “Semplice non è mai nulla con De Laurentiis, bisogna sempre lavorarci con grande pazienza: ha i suoi tempi, ma alla fine le cose le ha sempre fatte. Ricordo con Hysaj, un anno dopo gli venne rifatto il contratto, poi a Di Lorenzo e Mario Rui dopo un altro biennio arrivò un altro accorso. Nei suoi tempi le cose le fa perché sa cosa è giusto e cosa non lo è: bisogna sapersi porre in modo giusto, altrimenti con lui non si riesce ad ottenere nulla. Durante i ritiri il presidente vive con la squadra, è normale quindi vedersi lì: magari ce ne fossero di suoi colleghi che affrontano il mercato come De Laurentiis. Con Lotito, ad esempio, non è così facile”.
Su Gianluca Gaetano: “Ho sempre detto a Gianluca che le strade erano due: o restava nei 6 centrocampisti per tre posti, o andava via se fosse stato il settimo. Abbiamo avuto l’opportunità di restare nei 6 centrocampisti ed è restato. E’ stata una conclusione fatta in ritardo per via dell’infortunio che non ha permesso a Garcia di vederlo e valutarlo. Si gioca ogni tre giorni a settimana, ci saranno le opportunità per mettersi in mostra. E’ giusto giocarsela in modo sano fino a gennaio, poi faremo il punto della situazione e il vedremo dà farsi. Posizione? In questo momento è più pronto di giocare da mezzala e non da play. Col tempo potrebbe giocare in quella posizione, ma ora non c’è tempo. Con tutti gli impegni ravvicinati non credo che ci sia la possibilità per il Napoli di sperimentare Gaetano davanti alla difesa”.
Faraoni vicino al Napoli nel corso dell’ultima sessione estiva di mercato, come sono andate le cose? “Faraoni è stato davvero vicino al Napoli, De Laurentiis me lo aveva chiesto. Però solo a patto che fosse partito Zanoli. Visto che lui è rimasto in rosa a quel punto non c’era spazio per Davide, che ha scelto di proseguire a quel punto con il Verona”.
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