David Endt, giornalista sportivo ed ex team manager dell’Ajax dal 1997 al 2013, ha rilasciato un’intervista a kisskissnapoli.it:
“Peer Schuurs è il profilo ideale per il Napoli, è un ragazzo pronto, con una grande esperienza. Il giocatore perfetto per sostituire Kim”.
Queste le parole dell’ex team manager dell’Ajax esperto di calcio olandese:
SU SCHUURS – “Sicuramente, penso che sia un difensore ideale per il Napoli, è olandese naturale, nato e cresciuto in Olanda. Come difensore centrale, ha tutte le qualità, ma ha anche il grande vantaggio di aver giocato in Italia, conosce già gli avversari. Sono sicuro che è perfetto per il Napoli, è una persona molto seria, proprio come Kim. Se ha le stesse qualità del difensore Coreano? E’ bravo nell’anticipo dell’attaccante e nell’attenzione che mette in campo, è sempre concentrato non perde mai di vista i suoi avversari”.
L’AJAX COME IL NAPOLI – “Ajax e Napoli sono molto simili, la società olandese, come quella azzurra cercare giocatori di alto livello che ancora devono esprimere il loro talento, ci vuole l’occhio giusto. Giuntoli è stato bravissimo e il Napoli perde tanto senza di lui ma dietro c’è un team che lavora”.
SU HANCKO – “Hancko sta facendo molto bene in Erdivise con la maglia del Feyenoord è un giocatore indispensabile per la squadra, è un attore non protagonista, ma fondamentale. Ha un carattere forte e non molla mai, ma se dovessero chiedermi chi vorrei nella mia squadra tra lui e Schuurs allora prenderei il difensore del Torino”.
SULLA NUOVA COPPIA DIFENSIVA KIM-DE LIGT – “Kim e de Ligt sono due centrali molto forti, ma l’affinità della coppia centrale è più importante delle qualità del singolo. Bisognerà vedere come funzionano insieme, si dovranno aiutare a vicenda, sono curioso di vederli all’opera. Kim ha dimostrato di essere un giocatore fenomenale”.
SU LUCCA – “Il giovane attaccante italiano arrivato dal Pisa all’Ajax non ha fatto bene In Erdivise, ma la colpa è dell’Ajax perché il ragazzo non ha avuto proprio spazio, è un gran peccato anche io mi aspettavo di più da lui, ma se non giochi non puo dimostrare nulla. In Serie A, avrà la possibilità di dimostrare le sur qualità”.
IBRAHIMOVIC – “Ho avuto Ibra quando ero all’Ajax, era un ragazzino, ma si vedeva già che sarebbe diventato un fuoriclasse. All’inizio era sempre molto nervoso, voleva dimostrare le sue qualità tecniche, era un giocatore con un carattere molto forte. Un aneddoto? Era molto amico di Maxwell e, alla fine della partita, chiedeva sempre un giudizio al suo compagno di squadra sulla prestazione, un’immagine strana dello svedese che dimostra sempre di essere sicuro di se stesso, prima non era proprio così”.
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