De Giorgi parla di leadership e lavoro di squadra al Comune di Bari: “Essere squadra significa aiutare e non giudicare”

Il commissario tecnico della nazionale maschile di volley, Fefè De Giorgi, ha tenuto una lectio magistralis sul tema della leadership e del lavoro di squadra, chiudendo il corso 'Principi di management e leadership' organizzato dal Comune di Bari.

Il commissario tecnico della nazionale maschile di volley, Fefè De Giorgi, ha partecipato come ospite al Comune di Bari per tenere una lectio magistralis. L’incontro ha segnato la conclusione del corso ‘Principi di management e leadership’, rivolto ai dirigenti comunali. De Giorgi ha condiviso la sua esperienza nel mondo della pallavolo, soffermandosi sul valore del lavoro di squadra e sull’importanza della collaborazione tra le persone.

Il valore della squadra secondo De Giorgi 

Durante il suo intervento, De Giorgi ha spiegato: “Spesso ci chiedono cosa significhi essere una squadra, la pallavolo è molto interessante per spiegare questo concetto. Non ci sono trucchi o ricette, c’è un percorso, un metodo. Nel volley si possono fare massimo tre passaggi ed è obbligatorio passare la palla, per chiudere un punto tre persone si devono quindi passare la palla. Essere squadra significa interdipendenza e reciprocità, aiutare e non giudicare”. Le sue parole hanno sottolineato come la pallavolo possa essere un esempio concreto di collaborazione e sostegno reciproco.

L’importanza dell’ambiente di lavoro 

A margine dell’evento, De Giorgi ha fatto un parallelo tra sport e amministrazione pubblica: “Nelle amministrazioni ci sono le persone, che devono lavorare in un ambiente che le possa far esprimere. Ci sono persone che devono essere attente ad altre persone, che devono fare gioco di squadra per far funzionare bene tutti gli aspetti”. Il coach ha evidenziato come la creazione di un ambiente favorevole sia fondamentale per il successo sia nello sport che nel lavoro.

Le radici pugliesi di De Giorgi 

Nel corso della lectio magistralis, De Giorgi ha ricordato le sue origini pugliesi, affermando: “Sono di Squinzano e il patrono della mia città è San Nicola”. Il riferimento alle sue radici ha rafforzato il legame con il territorio e con il pubblico presente all’incontro.

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