Da Dzeko a Immobile, quando i calciatori più anziani tornano in Serie A

Un'analisi dei giocatori più anziani che hanno fatto ritorno nel campionato italiano, con un focus su Edin Džeko e Ciro Immobile.

Negli ultimi anni, la Serie A ha visto il ritorno di diversi calciatori di età avanzata, desiderosi di concludere la loro carriera nel campionato italiano. Tra questi, spiccano Edin Džeko e Ciro Immobile, che nella stagione 2025/26 hanno fatto ritorno rispettivamente alla Fiorentina e al Bologna.

Edin Džeko: un ritorno da record

Edin Džeko, nato il 17 marzo 1986, ha fatto ritorno in Serie A nell’estate del 2025, firmando con la Fiorentina all’età di 39 anni e 3 mesi. Questo lo rende il calciatore più anziano a tornare nel campionato italiano. Dopo aver lasciato l’Inter nel 2023 per trasferirsi al Fenerbahçe, Džeko ha deciso di concludere la sua carriera in Italia, dove aveva già lasciato un segno significativo. La sua esperienza e il suo talento rappresentano un valore aggiunto per la squadra viola, che punta su di lui per rafforzare il reparto offensivo. 

Ciro Immobile: un nuovo capitolo al Bologna

Ciro Immobile, classe 1990, ha fatto ritorno in Serie A nell’estate del 2025, unendosi al Bologna all’età di 35 anni e 4 mesi. Dopo una carriera ricca di successi, tra cui numerosi titoli di capocannoniere con la Lazio, Immobile ha scelto di intraprendere una nuova sfida con la maglia rossoblù. Il suo arrivo rappresenta un colpo importante per il Bologna, che punta sulla sua esperienza e capacità realizzativa per migliorare le proprie prestazioni in campionato.

Altri ritorni illustri in età avanzata

Oltre a Džeko e Immobile, la Serie A ha visto nel corso degli anni altri ritorni di calciatori over 30. Ad esempio, Zlatan Ibrahimović è tornato al Milan nel 2019 all’età di 38 anni, contribuendo significativamente al successo della squadra. Anche Luca Toni, dopo un’esperienza all’estero, è rientrato in Italia a 35 anni, giocando per la Fiorentina e successivamente per l’Hellas Verona, dove ha vinto il titolo di capocannoniere a 38 anni. Questi esempi dimostrano come l’esperienza e la classe di giocatori maturi possano ancora fare la differenza nel campionato italiano. 

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