Corriere dello Sport, Mandarini: “Tuanzebe per sostituire Manolas. Insigne diviso tra denaro e prospettive di carriera”

Le dichiarazioni di Fabio Mandarini, stimata ed apprezzata penna de "Il Corriere dello Sport", intervenuto a Radio Goal

Fabio Mandarini, stimata ed apprezzato giornalista de “Il Corriere dello Sport”, è intervenuto nell’appuntamento odierno di Radio Goal. Queste le sue dichiarazioni.

TUANZEBE – “Per quel che sappiamo, arriva. Stanno mettendo a posto un po’ di cose ma è lui il colpo in difesa per sostituire Manolas. Ci vuole qualche giorno ma si può tranquillamente definire come il nuovo acquisto del Napoli. Può giocare anche in una difesa a 3 e, all’occorrenza può fare anche il terzino destro. Nell’ultimo periodo, non ha avuto grande continuità ma ha mezzi fisici importanti. Il Napoli lo ha seguito molto. Mi risulta che fosse monitorato già l’estate scorsa ma, poi, il Manchester United lo ha ceduto in prestito all’Aston Villa. Pur rimanendo in Inghilterra, non ha trovato moltissimo spazio e quindi ha fatto pressione quando si ripresentata la possibilità del Napoli. Lui punta ad avere un po’ più di continuità e la situazione attuale della difesa del Napoli gli consente di avere qualche chance in più. Ovviamente, dovrà ambientarsi nel campionato e adattarsi al modo di giocare di Spalletti e assimilarne i meccanismi. Però, è ritenuto già pronto ed abbiamo visto cos’è successo con Anguissa”.

INSIGNE – “Secondo me, è chiaro che il peso economico, in queste situazioni è decisivo. il primo stimolo per un cambio di vita è sicuramente una prospettiva economica che, in questo momento, né in Italia, né in Europa, avrebbe modo di sussistere. Insigne farà tutte le sue valutazioni perché, sull’altro piatto, della bilancia ci sono le prospettive di carriera. Il “soccer” non è il Calcio; con tutto il rispetto, è diverso il livello. Non giocherai più in Champions e non sfiderai più Messi, Cristiano Ronaldo, il Barcellona o, anche, contro la stessa Juventus. Stiamo comunque parlando di una cifra importantissima ma si è parlato solo di quello. Io, invece insisto sulle prospettive, cioè su cosa Insigne vorrà fare della sua carriera dai 31 anni in su e valutare con se stesso le aspettative professionali. Però, detto questo, se sceglierà di andare a Toronto, dovrà essere ringraziato. In quanto personaggio pubblico legato al Napoli e alla Nazionale, si scatenerà un dibattito pubblico su se ha fatto bene o ha fatto male ma la scelta andrà rispettata”.

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