La Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha annunciato che, a partire dal 2028, la Coppa d’Africa si disputerà ogni quattro anni anziché ogni due. Questa decisione, motivata dalla necessità di armonizzare il calendario calcistico mondiale, ha suscitato reazioni contrastanti tra allenatori e dirigenti del calcio africano.
Tom Saintfiet, commissario tecnico del Mali, ha espresso il suo disappunto: “Dal 1957, l’Africa organizza la Coppa ogni due anni, ora dicono ogni quattro. Non è giusto. L’Africa va rispettata”. Anche Paul Put, allenatore dell’Uganda, ha condiviso sentimenti simili, sottolineando la lunga tradizione del torneo biennale e la necessità di mantenere l’identità calcistica africana.
Al contrario, alcuni vedono positivamente il cambiamento. Walid Regragui, ct del Marocco, ha dichiarato: “Ci sono aspetti positivi e altri meno. Certo, il formato biennale ha permesso a molte squadre di progredire, o di ricostruirsi rapidamente dopo una battuta d’arresto”. Riyad Mahrez, capitano dell’Algeria, ha aggiunto: “Penso che renderà la competizione più attraente”.
All’interno della CAF, la decisione ha sollevato discussioni. Una fonte interna ha riferito all’AFP: “Il comitato non è stato consultato prima dell’annuncio di questa decisione. Siamo rimasti sorpresi perché solleva questioni organizzative che richiedono discussioni approfondite prima di poter prendere una decisione definitiva”.
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