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Il Napoli conquista la sua terza Supercoppa Italiana battendo il Bologna 2-0 a Riad, grazie a una doppietta di David Neres. Grande accoglienza dei tifosi all’aeroporto di Capodichino al rientro della squadra.
Il Napoli si aggiudica la Supercoppa nella finale contro il Bologna e Antonio Conte, ai microfoni di Mediaset, esprime la propria soddisfazione per il risultato ottenuto. Il tecnico elogia la squadra per il percorso fatto nel torneo e dedica la vittoria ai tifosi, sottolineando l’importanza di festeggiare il Natale con un trofeo in bacheca dopo una stagione già ricca di soddisfazioni.
“Complimenti ai ragazzi che hanno fatto un torneo impeccabile. Hanno dimostrato di tenerci e c’era voglia di regalarci questo trofeo, di regalarlo ai tifosi del Napoli e passare un buon Natale. Festeggiarlo con un trofeo in bacheca sicuramente ci piace e ci fa trascorrere un periodo sereno visto che arriviamo da uno Scudetto e una Supercoppa vinta contro squadre veramente forti”. Conte aggiunge: “Chi vince alla fine rimane, non dimentichiamoci che due anni fa il Napoli ha perso la finale di Supercoppa contro l’Inter. Oggi è la stessa cosa, siamo venuti qui a giocarci la Supercoppa ed è inevitabile che nel calcio conta poi alla fine chi vince. Nessuno va a guardare la finalista, te lo dice uno che ne ha perse tante di finali. Ma anche da allenatore. Questo mi ha reso molto ‘cattivo’ da questo punto di vista, nessuno si ricorda che io sono vice campione del Mondo, d’Europa e ho perso tre finali di Champions. E quindi cerchi di non rivivere quei momenti, perché sono brutti. Il percorso c’era, però alla fine la ciliegina la devi mettere sulla torta. Devo fare i complimenti al Bologna, è una bella realtà del calcio italiano”.
Alla domanda se il Napoli sia pronto a comandare in Italia, Conte risponde: “No, assolutamente. Non mi sento di dire questo, sarei un bugiardo. L’anno scorso abbiamo vinto il campionato con una rosa ridotta, quest’anno abbiamo inserito tanti giocatori ma non siamo ancora pronti per comandare e infatti in campionato dobbiamo rimanere attaccati alla zona Champions perché quei quattro posti saranno molto difficili. Dobbiamo sapere con umiltà che solo attraverso il lavoro possiamo toglierci delle soddisfazioni. Non siamo pronti e non siamo neanche vicini”.
Conte si è soffermato anche sulla prestazione della squadra e su alcuni singoli: “Se vai a vedere quante occasioni abbiamo creato potevamo essere molto più efficaci. Sono cose studiate ad arte per mettere in difficoltà il Bologna. Poi certo, Neres ha messo qualità. Noi abbiamo peccato in cinismo, se devo trovare il pelo nell’uovo. Il nostro lavoro è quello di ampliare le conoscenze del calciatore per farlo diventare più forte. Sotto questo punto di vista io faccio tanto e penso che ogni giocatore che ho avuto a disposizione è sempre uscito migliorato, tatticamente e nella mentalità. La qualità risolve, ma allo stesso tempo serve organizzazione offensiva e difensiva per esaltare le qualità del singolo. Hojlund e McTominay non giocavano nel Manchester United, oggi tutti parlano di loro. Ma perché non giocavano? Serve farsi delle domande, ci sarà un motivo…”
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