L’allenatore della SSC Napoli Antonio Conte ha parlato al termine della sfida persa in trasferta contro il Torino per il gol di Simeone: “C’è qualcosa che mi preoccupa? Nel primo tempo ci siamo messi le scarpe da ballerina, eravamo bellini e carini da vedere in costruzione, poi quando c’era da quagliare abbiamo avuto occasioni dove potevamo fare meglio, ma non c’erano energia e cattiveria per fare male al Torino. Poi è capitato l’episodio da gol, abbiamo alzato i giri nel secondo tempo, ho visto ma dobbiamo migliorare nell’ultimo terzo l’essere efficaci e cattivi. Siamo la squadra col maggior possesso palla in Italia, siamo quelli nella metà campo avversaria, con l’Inter nell’ultimo terzo di campo. Però c’è un dato, quattordicesimi come concretizzazione. Ci vuole più cattiveria, non puoi tenere la palla 70 minuti e non segnare. McTominay e Hojlund? Se stavano qua è perchè c’era l’intenzione di farli giocare, ma è accaduto a Scott giovedì in un contrasto: ha messo sei punti alla caviglia, ieri ha iniziato a provare l’allenamento poi dopo un po’ ha preferito stare in disparte e abbiamo provato determinate cose anche con lui. Poi ho visto la sua alternativa. Hojlund è arrivato stanco dalla nazionale, non stava giocando poi con noi ha giocato sempre e ha giocato due partite con la Danimarca. Ha avuto un affaticamento al quadricipite, ma come ho detto in conferenza quest’anno dobbiamo giocare ogni tre giorni ed un piccolo affaticamento diventa un problema, il dottore viene e ti dice cosa fare? Rischiamo o non rischiamo? In questo caso erano negativi, non aveva senso rischiare Rasmus. Abbiamo anche le alternative, meglio un cavallo sano che un cavallo zoppo. Vediamo adesso. Scott ha sei punti alla caviglia, non forzo nessuno: il calciatore deve essere convinto al 100% e si deve sentire bene, altrimenti gioca qualcun altro: abbiamo una rosa, abbiamo fatto mercato, Hojlund non ha giocato e hanno giocato Lucca ed Ambrosino. C’è un problema difensivo o contano solo le assenze? Delle assenze non parlo mai, non sarebbe giusto nei confronti di chi gioca. I ragazzi ci danno sempre tutto, sul gol cosa dire? Andatelo a vedere, c’è stato un rimpallo fortuito e abbiamo messo Simeone in porta. Non c’è stata una disattenzione generale, stiamo facendo un calcio aggressivo e propositivo, come pressione. Noi vogliamo fare la partita, per fare uno step in avanti bisogna fare questo, per dominare la partita, ed è inevitabile che le altre giochino di rimessa e ripartenza: si può lasciare qualche spazio, dobbiamo essere forti in pressione sui duelli e fare un ulteriore step in avanti. Lucca? Non mi fa impazzire parlare dei singoli, Lorenzo fa parte del gruppo di calciatori arrivati e che devono lavorare, alzare il livello. L’annata nostra passerà molto dalla crescita di chi è arrivato, di chi si è aggiunto ad un blocco che ha vinto lo scudetto, che ha dei valori, e noi dobbiamo farli crescere anche in partita. Non c’è niente di nuovo, solo da lavorare, punto e basta. La crescita passa anche da queste prestazioni che portano a sconfitte come con Milan e Torino? Bisogna scindere prestazione e risultato, col Milan era stata una prestazione positiva. Oggi la partita col Torino al di là del primo tempo in cui tenevamo palla, siamo stati troppo bellini. Anche qui abbiamo fatto la partita, abbiamo dato un gol su una situazione fortuita, il risultato è negativo ma la prestazione rimane. Sembrava che andavamo sulle punte nei primi 45′, nel secondo tempo abbiamo alzato i giri ed il pareggio sarebbe stato striminzito: complimenti al Torino, ha fatto la partita che doveva fare e noi andiamo avanti sapendo che dobbiamo affrontare il nostro percorso”.
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