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Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha tenuto la sua prima conferenza stampa dal ritiro di Dimaro, delineando gli obiettivi per la nuova stagione e commentando l’arrivo di Kevin De Bruyne.
Antonio Conte si è presentato ai tifosi del Napoli con grande energia e determinazione. Nel corso di un’intervista a DAZN, il nuovo allenatore azzurro ha parlato dell’arrivo di Kevin De Bruyne, della necessità di lavorare sodo e delle sue esperienze in Champions League. Le sue parole hanno subito acceso l’entusiasmo dei tifosi e acceso il dibattito sulle ambizioni del club partenopeo.
Conte non ha nascosto la soddisfazione per l’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli. “Sicuramente stiamo parlando di un calciatore che non ha bisogno di presentazioni. Volevamo alzare la qualità della rosa e lui sicuramente la qualità l’alziamo perché stiamo parlando di uno dei centrocampisti che per tanti anni è stato tra i centrocampisti più forti in assoluto al mondo. È stato tantissimo tempo al Manchester City vincendo tutto quello che c’era da vincere. Adesso viene da noi ad affrontare una nuova sfida, una nuova situazione. Sicuramente anche per lui è una situazione differente rispetto a Manchester City sotto tutti gli aspetti, però è un ragazzo che si è calato molto bene già nella realtà. Siamo contenti di averlo con noi anche perché in un processo di ricostruzione, di strutturare una squadra anche per il proseguire degli anni. Lui è già un giocatore affermato, non è come gli altri giocatori che stanno arrivando, che noi consideriamo giocatori bravi, ma giocatori comunque giovani che dovranno stare per tanti anni al Napoli, dovranno continuare a migliorare e io dovrò essere bravo a cercare di migliorare chi arriva qua. C’è tanto lavoro da fare, però siamo pronti.” Le parole di Conte sottolineano quanto il tecnico punti sull’esperienza e la qualità di De Bruyne per guidare la crescita della squadra.
Il tecnico salentino ha voluto trasmettere subito la sua filosofia di lavoro. “Ad amma faticà ci aggiungiamo una parola inglese, again. Se vogliamo rimanere sempre sul Napoletano possiamo fare a amma fatica, ma cchiu assai dell’anno scorso.” Conte ha poi aggiunto: “Sicuramente per me e anche per la squadra sarà stimolante tornare in Champions League.” Il messaggio è chiaro: per raggiungere grandi traguardi servirà ancora più impegno e dedizione rispetto al passato. L’allenatore ha voluto coinvolgere anche i tifosi in questa nuova sfida, sottolineando l’importanza di una mentalità vincente e della fatica quotidiana per costruire qualcosa di importante.
Conte ha poi riflettuto sulle sue esperienze in Champions League e sulla difficoltà di vincere subito in Europa. “Se poi una domanda rivolta a me, io le faccio una domanda. Lei sa quante volte ho partecipato in Europa, io? Con le squadre da quando ho iniziato a fare l’allenatore. Sa quante annate in Europa io ho fatto? Lo sa? Da allenatore. Io ho fatto sei annate. Ho fatto sei annate, ne ho fatte due con la Juventus, una col Tottenham, una col Chelsea e due con l’Inter. Prendendo sempre squadre che l’anno prima non facevano la Champions. Quindi squadre in ricostruzione. Io posso capire che mi si chiedano i miracoli sempre, però ci sono anche dei fatti che non possono essere tralasciati. In Champions non è che tu ti inventi la vittoria. Devi costruire, devi fare un percorso. Sicuramente io devo avere pazienza e continuare a stare in un club per più anni. Perché per più anni tu costruisci poi il tuo percorso in Champions, cosa che è accaduta nelle squadre che poi io ho allenato, ho riportato alla vittoria e poi sono andato via. Però ho lasciato una struttura che poi si è presa anche delle soddisfazioni. Sicuramente dove si trovare una pecca da parte mia è quello di non aver avuto la pazienza di stare per tanti anni in uno stesso club. Perché se ci fossi rimasto per tanti anni sicuramente sarebbe stata diversa. In più avrei avuto molte più partecipazioni in Champions e non solo sei, perché sei sono veramente poche. Se si raffronta poi a chiedermi la vittoria, quando parliamo del Manchester City, con l’allenatore penso migliore al mondo, in dieci anni ha vinto una Champions, in dieci partecipazioni. Il Paris Saint Germain ha vinto l’anno scorso, avendo giocatori come Mbappé, Neymar e Messi. A chi dice questo dico anche che prima di dire alcune cose è meglio anche accertarsi.” Le parole di Conte mettono in evidenza la complessità del percorso europeo e la necessità di costruire una squadra solida nel tempo, senza aspettarsi miracoli immediati.
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