Dopo la vittoria del Como contro la Fiorentina, l’allenatore spagnolo Cesc Fabregas ha parlato ai microfoni di DAZN. Il tecnico ha analizzato la crescita della sua squadra, soffermandosi sui momenti chiave della partita e rispondendo a un appello di Christian Brocchi sul tema dei giovani calciatori italiani.
“Dopo il 30’ abbiamo fatto una grande gara”
Fabregas ha spiegato l’andamento della partita, sottolineando come il Como abbia saputo reagire dopo un avvio complicato:
“All’inizio ci è mancata un po’ di serenità. Nei primi minuti loro ci pressavano forte e forse non era il momento giusto per rischiare troppo con certe giocate. A volte bisogna andare più diretti, soprattutto quando l’avversario ti lascia l’uno contro uno dietro. Poi, col passare dei minuti, quando la loro energia cala, puoi palleggiare di più. Dopo il trentesimo abbiamo fatto davvero una grande partita. Sono contento, ma dobbiamo continuare a crescere e migliorare.”
Il tecnico ha ribadito l’importanza di leggere i momenti del match e adattarsi alle situazioni, mostrando soddisfazione per la reazione dei suoi giocatori.
La richiesta di Brocchi: “Più giovani italiani nel tuo Como”
Durante il collegamento, Christian Brocchi ha rivolto un appello diretto a Fabregas:
“Vorrei che un allenatore come te, che sta portando una mentalità bellissima in Italia, potesse valorizzare più giovani italiani. So che hai detto che non è facile trovarli, ma ci sono talenti in giro che possono crescere. Sarebbe bello vederne qualcuno nel tuo Como, che gioca un calcio spettacolare.”
La promessa di Fabregas: “Li cercherò e li formerò”
Fabregas ha accolto con entusiasmo le parole di Brocchi, promettendo impegno concreto:
“Hai ragione, già da gennaio ho deciso di puntare su tanti giovani perché credo nel talento e nella personalità. Voglio formare calciatori come quelli che vedevamo anni fa. Oggi ho visto un documentario su Italia ’90 e lì c’era un livello incredibile, un talento che un po’ si è perso. Io sono il primo a chiedere ai nostri scout di cercare giovani italiani. Ti prometto che lo farò. Già quest’estate in Primavera abbiamo inserito diversi ragazzi italiani di 15-16 anni: vogliamo formarli e, quando sarà il momento giusto, dar loro spazio in prima squadra.”
Palle inattive decisive
Infine, Fabregas ha parlato anche dell’importanza delle palle inattive:
“Nel calcio di oggi sono fondamentali. Difendiamo bene in queste situazioni, ma dobbiamo anche sfruttarle di più in attacco. In Serie B l’anno scorso ci hanno dato tanti gol pesanti. Anche oggi avremmo meritato il gol su azione, ma una palla inattiva può sempre sbloccare la partita. Con giocatori come Diego Carlos, Jacopo che può segnare 3-4 reti all’anno, o Coltaniga che l’anno scorso ha fatto gol, dobbiamo crederci e lavorarci ancora di più.”
Fabregas conferma così la sua filosofia: crescere passo dopo passo, curando i dettagli e, soprattutto, dare un futuro ai giovani talenti italiani.