Il calciomercato italiano ha spesso regalato colpi di scena e trasferimenti conclusi all’ultimo minuto, cambiando le sorti di squadre e giocatori. Ecco alcune delle operazioni più memorabili avvenute sul filo di lana.
Nell’estate del 2008, il Genoa era determinato a riportare Diego Milito in rossoblù. Federico Pastorello, agente del giocatore, si trovava con il contratto firmato in mano, ma il tempo stringeva: mancavano solo cinque minuti alla chiusura del mercato. In un gesto disperato, Pastorello lanciò il contratto oltre un muro, sfruttando l’assenza di un soffitto, per farlo arrivare in tempo agli uffici competenti. Questo stratagemma costò una multa di 10.000 euro, ma permise al Genoa di assicurarsi l’attaccante argentino, che successivamente avrebbe brillato anche con la maglia dell’Inter.
Il 31 agosto 2010, il Milan sorprese tutti con l’acquisto dell’attaccante brasiliano Robinho. Adriano Galliani, amministratore delegato rossonero, con l’intermediazione di Mino Raiola, riuscì a concludere l’affare nelle ultime ore di mercato. Robinho, entusiasta di unirsi al Milan, dichiarò: “Voglio il Milan per formare un attacco speciale”. Indossando la maglia numero 70, contribuì significativamente alla conquista dello scudetto nella stagione 2010-2011.
Nell’estate del 2002, il Milan puntava a rafforzare la difesa con Alessandro Nesta della Lazio. Le trattative iniziarono a metà agosto, con la Lazio che chiedeva 45 milioni di euro, una cifra considerata eccessiva da Silvio Berlusconi. Galliani, per depistare la stampa, dichiarò: “Nesta non rientra nei nostri parametri”. Tuttavia, negli ultimi giorni di mercato, approfittando delle difficoltà economiche della Lazio, il Milan chiuse l’affare per 31 milioni di euro, assicurandosi uno dei difensori più forti dell’epoca.
Nel gennaio 2013, dopo un inseguimento durato due mesi, Mario Balotelli passò al Milan nelle ultime ore di mercato. L’affare, concluso per 20 milioni di euro più 3 di bonus, fu definito da Mino Raiola come una trattativa che “è saltata 6-7 volte”. Balotelli esordì con una doppietta contro l’Udinese e concluse la stagione con 12 gol in 13 partite, dimostrando l’efficacia del colpo messo a segno da Galliani.
Nell’estate del 2002, Ronaldo, fresco vincitore del Mondiale, chiese a Massimo Moratti di essere ceduto. Il presidente dell’Inter accettò, a patto di ricevere un’offerta adeguata. Il Real Madrid, desideroso di aggiungere il Fenomeno alla sua rosa, trattò per mesi senza successo. Solo alle 22 del 31 agosto, con un’offerta di 45 milioni di euro più il cartellino di Santiago Solari, l’affare si concluse, permettendo a Ronaldo di vestire la maglia dei Blancos.
Nel gennaio 2015, la Fiorentina propose al Chelsea uno scambio: Mohamed Salah in prestito in cambio di Juan Cuadrado. Nonostante le poche informazioni sul giocatore egiziano, descritto come “veloce, gran dribbling, scuola Basilea”, la Fiorentina accettò. Salah si rivelò un uragano in Serie A, prima a Firenze e poi a Roma, dimostrando il valore dell’intuizione viola.
Il 28 agosto 2009, l’Inter soddisfò l’ultima richiesta di José Mourinho acquistando Wesley Sneijder dal Real Madrid. Lo Special One convinse l’olandese a unirsi ai nerazzurri, assegnandogli la maglia numero 10 e schierandolo titolare nel derby contro il Milan, vinto 4-0. Sneijder divenne una pedina fondamentale nella stagione del Triplete.
Nel gennaio 2013, l’Inter investì 11 milioni di euro più bonus per assicurarsi il giovane talento croato Mateo Kovacic dalla Dinamo Zagabria. Dopo tre anni di alti e bassi, Kovacic fu ceduto al Real Madrid per oltre 30 milioni di euro, garantendo all’Inter una significativa plusvalenza.
Nel febbraio 2024, Roberto Inglese firmò il contratto con il Lecco in diretta televisiva da una stanza dello Sheraton. Le telecamere catturarono l’ansia dei dirigenti e del giocatore nel completare l’affare in tempo, un episodio che, nonostante le difficoltà successive, rimane nella memoria degli appassionati.
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