La decisione di chiudere per tre mesi la tratta Piscinola-Colli Aminei della Linea 1 della metropolitana di Napoli, dal 20 giugno al 20 settembre 2025, ha suscitato forti proteste tra i pendolari e i residenti delle aree periferiche della città. L’interruzione è stata programmata per consentire lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria, ma molti cittadini lamentano la mancanza di consultazione e le difficoltà che ne derivano per la mobilità quotidiana.
La chiusura della tratta Piscinola-Colli Aminei della Linea 1 della metropolitana di Napoli, prevista dal 20 giugno al 20 settembre 2025, ha scatenato l’indignazione dei pendolari. Molti cittadini si sono lamentati per la mancanza di consultazione e per i disagi che questa interruzione comporterà nella loro routine quotidiana. La decisione è stata presa per consentire lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria, ma i residenti delle aree periferiche temono un aumento delle difficoltà negli spostamenti.
Oltre alla chiusura della Linea 1, l’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha annunciato la sospensione della linea Napoli-Nola-Baiano della Circumvesuviana per tre mesi, a partire dal 10 giugno 2025, per eseguire lavori di manutenzione. Questa decisione ha provocato la reazione dei comitati dei pendolari. Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce dei comitati “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”, hanno dichiarato: “Con questa decisione EAV toglie il servizio ferroviario e aumenta le difficoltà di spostamento a centinaia di migliaia di cittadini dell’area nolana, venendo meno all’impegno di offrire un servizio di trasporto pubblico in grado di garantire il pieno rispetto di capisaldi imprescindibili della Costituzione italiana, quali il diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla salute e allo studio”.
I pendolari hanno espresso preoccupazione per l’impatto che queste chiusure avranno sulla loro vita quotidiana. Molti temono che l’interruzione dei servizi ferroviari possa causare ritardi e difficoltà negli spostamenti, soprattutto per coloro che si recano al lavoro o a scuola. I comitati dei pendolari hanno chiesto all’EAV di riconsiderare la decisione e di cercare soluzioni alternative che minimizzino i disagi per i cittadini. In particolare, suggeriscono di eseguire i lavori di manutenzione durante le ore notturne, come avviene su altre linee, per mantenere il servizio operativo durante il giorno.
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