Chiara Pellacani ha vissuto un anno di profonde trasformazioni, passando dalle delusioni olimpiche di Parigi 2024 alle gioie dei recenti Mondiali di Singapore. Dopo i due quarti posti ottenuti ai Giochi, la tuffatrice romana ha attraversato un periodo di crisi personale e sportiva. In un’intervista al Corriere della Sera, Pellacani ha confessato: “Dopo Parigi ho rifiutato i tuffi, ho fatto boxe”.
Dopo le delusioni olimpiche, Pellacani ha deciso di prendersi una pausa dai tuffi, avvicinandosi alla boxe come forma di sfogo e rinascita personale. Questo periodo di distacco le ha permesso di ritrovare la motivazione e la passione per il suo sport. “Le medaglie ai Mondiali sono state una liberazione”, ha dichiarato l’atleta, sottolineando come il lavoro psicologico e fisico svolto l’abbia aiutata a superare le difficoltà.
Il ritorno alle competizioni ha visto Pellacani protagonista ai Mondiali di Singapore, dove ha conquistato tre medaglie: un oro nel sincro misto con Matteo Santoro e due bronzi nei trampolini da 1 e 3 metri. Questi risultati rappresentano una svolta significativa nella sua carriera, dimostrando la sua resilienza e determinazione nel superare le avversità.
Durante il periodo di crisi, Pellacani ha riconosciuto l’importanza del supporto psicologico. “Mi laureo in psicologia perché bisogna essere forti abbastanza da chiedere aiuto: io ho alzato la mano e l’ho fatto”, ha affermato. Questa consapevolezza l’ha portata a intraprendere studi in psicologia, con l’obiettivo di comprendere meglio se stessa e aiutare gli altri atleti a gestire le pressioni dello sport ad alto livello.
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