Allegri rimprovera Leao dopo Juventus-Milan: cosa è successo negli spogliatoi

Dopo il pareggio contro la Juventus, l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri ha avuto un confronto acceso con Rafael Leao negli spogliatoi, criticando il suo atteggiamento e le occasioni mancate durante la partita.

Nel post-partita di Juventus-Milan, Massimiliano Allegri non ha nascosto la propria insoddisfazione per la prova di Rafael Leao. Un confronto diretto, schietto, arrivato negli spogliatoi e poi rimbalzato fuori, che segna uno dei momenti più significativi del rapporto tra il tecnico e il talento portoghese.

Un dialogo acceso, ma costruttivo

Nessun caso disciplinare, nessuna frattura. Ma la sensazione che qualcosa debba cambiare, sì. Allegri, che di Leao ha sempre parlato con rispetto e fiducia, pretende però un salto mentale oltre che tecnico. Il giocatore è apparso spento, quasi scollegato dal ritmo della partita, e il suo atteggiamento in campo non è passato inosservato: spalle basse, poca cattiveria, reazione tiepida anche nei momenti più caldi del match.

Nel confronto post-gara, l’allenatore avrebbe ribadito un concetto semplice ma diretto: il Milan non può permettersi un Leao a metà. Non per i gol mancati — quelli capitano — ma per la mancanza di quella grinta che un calciatore del suo livello dovrebbe trasmettere in ogni pallone giocato.

Allegri studia un nuovo Leao

Il tecnico sta lavorando su un’idea precisa: dare a Leao un compito più definito all’interno del sistema. Potrebbe essere impiegato come punta in un 3-5-2, oppure come esterno a tutto campo in un tridente, con maggiore libertà d’attacco ma anche responsabilità nei rientri. Non un cambio punitivo, bensì una sfida per spingerlo verso la piena maturità calcistica.

La voce dello spogliatoio

Anche i compagni percepiscono che è il momento della svolta. Adrien Rabiot, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha sintetizzato il pensiero generale: “Leao ha un potenziale enorme, ma il tempo non aspetta. A 26 anni deve dimostrare chi è davvero. Allegri sa tirare fuori il meglio dai giocatori, spero riesca anche con lui”.

Il tempo delle occasioni finite

Per il Milan e per Leao questa potrebbe essere la stagione della verità. Allegri crede nelle sue qualità, ma non si accontenterà più di lampi isolati. Servono continuità, atteggiamento e personalità. Il talento non è in discussione, ma la sensazione è che — per la prima volta — il club e l’allenatore siano pronti a pretendere da Leao non solo magia, ma leadership.

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