AIA, Zappi: “Favorevole al VAR a chiamata, ma va cambiato il protocollo”

A Serie A VAR monitor is present ahead of the Serie A soccer match between SSC Napoli and FC Internazionale at the Diego Armando Stadium in Naples, Italy, on March 1, 2025. (Photo by Domenic Aquilina/NurPhoto via Getty Images)

Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi, è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli nel corso di Radio Goal: “VAR a chiamata? L’IFAB dovrà approvare tutte le aperture che la FIGC ha chiesto per la Serie C e la Serie A femminile, poi eventualmente anche per la Serie D. Con questa nuova tecnologia che abbiamo a disposizione si potrebbe prevedere per le squadre e quindi per gli allenatori questa soluzione nuova, vedremo UEFA e FIFA se approveranno le richieste della FIGC. Le squadre e soprattutto l’AIA hanno voglia di affidarsi alla tecnologia per cercare di limitare quanto più eventuali errori arbitrali. Sarà una procedura eventualmente tutta da costruire. Attualmente abbiamo la sala di Lissone dove le azioni vengono viste ed analizzate dalla nostra squadra. Nel caso della Football Video Support lo strumento prevede che l’arbitro, assistito da un operatore video, si avvalga di un monitor a bordo campo. In estrema sintesi ci sarà la possibilità per un allenatore ed il suo capitano di rivedere un episodio al monitor, con due gettoni disponibili per gara. Questo a proposito di rigori, fuorigioco o scambi di persona. L’idea evolutiva è quella di consentire a chiunque di non uscire dal terreno di gioco pensando di aver ricevuto un’ingiustizia. Quindi speriamo che la sostanza prevalga sulla forma, quindi anche un’evoluzione protocollare che possa portare ad interventi anche di poco conto per evitare “ingiustizie”. A proposito della preservazione del protocollo speriamo di consentire che non si usi più un’eventuale espressione “l’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto”. Abbiamo una squadra di arbitri che sta facendo bene, con anche gli internazionali, direi che il designatore Rocchi sta facendo un grande lavoro per favorire il regolare svolgimento del campionato. Come nell’ultimo turno dove siamo usciti particolarmente soddisfatti. Mi piace citare Fabio Maresca che ha avuto una stagione travagliata anche a causa degli infortuni, ma fortunatamente è tornato ad alti livelli. C’è un gravissimo problema nelle serie minori, dove il calcio è meno mediatico e si fa più difficoltà a capire ed ad accettare gli errori. Registriamo tanti episodi di violenza nei confronti dei nostri arbitri, spesso giovani e spesso da parte addirittura di tesserati. Senza arbitri non si gioca, un grande dirigente fiorentino diceva che “di fatto il pallone sul terreno di gioco lo porta l’arbitro”. Per il presidente dell’Aia la domenica alle 17 è sempre un momento difficile perché quando squilla il telefono spesso è per fronteggiare un brutto episodio di violenza su qualche campo. Dobbiamo dare sempre più risposte a livello istituzionale, e lo stiamo facendo promuovendo varie iniziative anche con la Lega Pro e con serie minori. Il mio appello anche ai media è di aiutarci su questa battaglia”.

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