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Matteo Gabbia, difensore del Milan, racconta i primi mesi con Allegri, l’impatto dei nuovi arrivati e il modo in cui la squadra guarda avanti dopo la delusione della finale persa contro il Bologna.
Adrien Rabiot è ufficialmente un nuovo giocatore del Milan. Il centrocampista francese, reduce dall’esperienza al Marsiglia, torna in Italia dopo i cinque anni alla Juventus e riabbraccia Massimiliano Allegri, con cui aveva condiviso la vittoria della Coppa Italia 2023-2024, l’ultimo trofeo della gestione bianconera.
Ieri lo sbarco a Milano e i primi saluti ai tifosi («Sono contento, forza Milan!»), oggi la conferenza di presentazione a Casa Milan: una giornata dal forte valore simbolico, visto che l’ex PSG ha scelto la maglia numero 12 e si è presentato proprio il 12 settembre, alle ore 12.
«Sono qui per vincere lo scudetto con il Milan», ha dichiarato senza giri di parole. «So che ci sono tante cose che incidono in una stagione, ma il nostro dovere è dare tutto per portare questa squadra in alto. A marzo capiremo dove saremo. La Juventus? Ha preso giocatori forti, potrà lottare per vincere».
Il francese ha ribadito la sua voglia di riportare i rossoneri ai vertici anche in Europa:
«Il Milan deve tornare in Champions. Potevo andare in club già qualificati, ma ho scelto questo progetto perché voglio costruire qualcosa di grande qui. L’anno prossimo dobbiamo essere pronti per lottare».
Sul piano personale, Rabiot non nasconde i numeri che si è fissato: «Con la Juve ho fatto 10-11 gol e tanti assist. Anche qui voglio arrivare ad almeno 10 reti. Allegri mi spinge a stare più dentro l’area: devo avere questa ambizione».
Un rapporto speciale con il tecnico livornese, rinforzato anche dopo l’addio alla Juventus:
«Già parlavo con Allegri quando è arrivato al Milan. Mi ha chiamato subito dopo quanto accaduto a Marsiglia, mi ha convinto con il progetto. Con lui ho condiviso tanto, ci unisce la passione per il calcio. È una grande persona oltre che un grande allenatore».
Il passaggio in rossonero arriva dopo un anno intenso all’OM, chiuso con qualche strascico. Proprio con Rowe, oggi al Bologna, Rabiot ebbe una furiosa lite nello spogliatoio:
«Non c’è niente di speciale, ci siamo scambiati dei messaggi dopo le firme per augurarci il meglio. Quello che è successo resta una cosa di spogliatoio, può accadere ovunque».
I due si ritroveranno presto, domenica sera a San Siro, nel big match contro il Bologna.
Dopo le visite mediche e i primi allenamenti a Milanello, Rabiot è già a disposizione. Difficilmente partirà titolare contro il Bologna, ma Allegri potrebbe concedergli uno spezzone: la sua stagione in rossonero è appena cominciata.
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