Funerali di Giovanni Galeone: Udine saluta il maestro, presenti Allegri e tanti volti del calcio

Funerali di Giovanni Galeone nel Duomo di Udine, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e figure di spicco del calcio italiano.

Una grande partecipazione ha segnato l’ultimo saluto a Giovanni Galeone, scomparso il 2 novembre all’età di 84 anni. I funerali si sono svolti nel Duomo di Udine, dove si sono radunati rappresentanti delle istituzioni e numerosi protagonisti del calcio italiano per rendere omaggio all’ex allenatore.

Presenze istituzionali e sportive 

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e il vicesindaco Alessandro Venanzi. Per la Regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato il vicegovernatore e assessore allo Sport e cultura Mario Anzil. Dalla città di Pescara, con cui Galeone aveva un forte legame, sono arrivati l’assessore allo sport Patrizia Martelli e altri rappresentanti. Nel Duomo erano esposti anche i gonfaloni dei Comuni di Udine e di Pescara, a testimonianza del legame tra Galeone e le due città.

Le parole delle istituzioni

Durante la cerimonia, il sindaco di Udine De Toni ha dichiarato: “Oggi Udine saluta un uomo che ha lasciato un segno profondo, non solo nel calcio, ma anche nel modo di pensare e di vivere lo sport. Giovanni Galeone è stato l’artefice dell’ultima promozione dell’Udinese in Serie A. Da allora la nostra squadra non ha più abbandonato la massima serie, conservando un’eredità che parla ancora di lui, della sua visione, della sua capacità di innovare”.

Il mondo del calcio presente in Duomo 

Tra i presenti in cattedrale c’erano Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, Adriano Galliani, Edy Reja, Marco Giampaolo e molti ex calciatori che avevano lavorato con Galeone, tra cui Rocco Pagano, Giacomo Di Cara, Andrea Carnevale, Alessio Scarchilli, Paolo Miano, Gianfranco Cinello e Franco Bonora. Il direttore generale dell’Udinese, Franco Collavino, ha ricordato: “Galeone è stato un ispiratore e ha scritto pagine di storia fondamentali per il nostro club, su tutte quella della promozione in serie A della stagione 1994/1995 e la salvezza ottenuta al ritorno sulla panchina bianconera nella stagione 2005/2006”.

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