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Robin Lindsay, docente scozzese all’Università Orientale di Napoli, racconta la sua passione per il Napoli e l’influenza di McTominay e Gilmour nel diffondere l’interesse per gli azzurri in Scozia.
Sette gare in ventidue giorni. Inizia il tour de force per il Napoli di Luciano Spalletti. Si parte da domenica, quando al Diego Armando Maradona, arriverà il Toro di Ivan Juric. Lo stesso Juric che scippò la Champions al Napoli di Gattuso nella scorsa stagione con quell’1 a 1 dell’ultima giornata.
Quattro giorni dopo si torna a giocare in Europa con la sfida al Legia Varsavia che arriverà a Napoli da capolista del girone C. Il 24 di ottobre, invece, si andrà nella Capitale a sfidare la Roma di Josè Mourinho, probabilmente tra gli impegni più complicati di queste sette gare. Poi Bologna in casa, Salernitana in trasferta e il ritorno della gara col Legia in Polonia, fino a Napoli-Hellas Verona che si terrà il 7 di novembre. A quel punto ci sarà la sosta nazionali e si potrà tracciare il primo vero bilancio per questo Napoli.
Luciano Spalletti si sfrega le mani pensando al ritorno di Diego Demme a centrocampo e di Dries Mertens in attacco che andrà a dar manforte al reparto avanzato. Si attende anche Faouzi Ghoulam, ma bisognerà capire quali saranno le sue condizioni e quali saranno i tempi per rivederlo al top. Fuori uso per questo viaggio di sette gare sia Adam Ounas che Kevin Malcuit che stanno svolgendo terapie al Konami Training Center di Castel Volturno.
Insomma, tutti o quasi tutti a disposizione per affrontare questa serie di gare ravvicinate. Ma sarà un momento che il Napoli vivrà da capolista. Si inizierà col Toro di Juric e si chiuderà col Verona, che per fortuna di Juric non è più.
di Fabio Cannavo.
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