Quando tutti pensavano che questa potesse essere l’annata della consacrazione per Alex Meret, ecco che rispunta la verve sudamericana di David Ospina che rimette in discussione le gerarchie dettate da Spalletti ad inizio stagione. Si può tranquillamente ammettere che il percorso del portiere della nazionale italiana è stato condito da una buona dose di mala sorte. Infortuni su infortuni hanno fatto sì che la pressione messa dal suo collega ribaltasse continuamente i desideri dell’allenatore di turno. Prima Ancelotti, poi Gattuso, ora con Spalletti. Meret ancora una volta rischia di scivolare alle spalle di Ospina. L’infortunio alla vertebra rimediato nel corso di Genoa-Napoli di qualche settimana fa ha dato la possibilità all’ex numero 12 dell’Arsenal di riprendersi la scena e rimettere in difficoltà il tecnico toscano.
Siamo in tempi di amministrative a Napoli, ma a Castel Volturno si va già al ballottaggio. Ospina o Meret? Meret o Ospina? Da una parte si fa prevalere la sicurezza, l’esperienza e la capacità di cominciare l’azione da dietro di Ospina. Dall’altra c’è il desiderio di vedere concretizzato l’investimento effettuato dal Napoli anni fa (25 milioni spesi) per acquistare Meret dall’Udinese.
A proposito di alternanze tra portieri, ieri ne ha parlato con noi, nel corso di Kissegna, l’ex portiere di Fiorentina e Napoli, Marco Roccati: “Le alternanze tra portieri non hanno mai fatto bene a nessuno. Io mi rivedo molto in Meret e mi auguro che col tempo possa diventare il titolare indiscusso di questa squadra”. Insomma, pensavate fosse finita, ma non è così. Ospina-Meret, Meret-Ospina e così via fino a fine stagione.
di Fabio Cannavo
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