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Daniele De Rossi si racconta in un’intervista a Dazn, parlando del suo esonero dalla Roma, del rapporto con Spalletti e delle voci su Guardiola.
Daniele De Rossi, attuale allenatore del Genoa, ha rilasciato una lunga intervista a Massimo Ambrosini per DAZN, in cui ha affrontato diversi temi legati alla sua carriera da giocatore e allenatore. Tra i punti salienti, ha parlato dell’esonero dalla Roma, dei problemi con l’amministratore delegato del club e del suo addio al calcio giocato.
De Rossi ha espresso il suo disappunto per l’esonero subito durante la sua esperienza da allenatore della Roma. Ha dichiarato: “Mi dispiace per come andò, ma alla fine hanno avuto l’exploit che avevo predetto. Io avevo un piano chiaro: primo anno si costruisce, secondo si cresce, terzo si lotta per lo scudetto. Non eravamo proprio pazzi a puntare su questo gruppo che secondo me è molto forte”.
L’ex capitano giallorosso ha rivelato di aver avuto difficoltà nel rapporto con l’amministratore delegato della Roma. Ha affermato: “Con i Friedkin c’era rispetto, ma non doveva finire così, non lo meritavo”.
Parlando del suo ritiro dal calcio giocato, De Rossi ha spiegato di non aver voluto seguire l’esempio di Francesco Totti. Ha detto: “Non ho odiato così tanto smettere quanto avrei odiato vedermi trascinare in campo”.
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