Geolier al Santobono: Natale in corsia tra abbracci, musica e speranza

Il reparto pediatrico del Santobono Pausilipon, a Napoli, si è trasformato per qualche ora in un piccolo palcoscenico carico di emozioni. Alla vigilia di Natale, Geolier ha fatto visita ai bambini ricoverati, regalando loro un momento di leggerezza in mezzo a terapie, attese e preoccupazioni che spesso accompagnano le festività trascorse in ospedale.

Il rapper partenopeo, tra i nomi più amati della scena musicale italiana, ha attraversato le corsie senza clamore, fermandosi stanza per stanza per salutare i piccoli pazienti. Abbracci, selfie, chiacchiere e canzoni improvvisate hanno rotto il silenzio ovattato del reparto, portando sorrisi e un’energia diversa, quella che solo un idolo può regalare a chi lo ascolta ogni giorno con le cuffie.

Tra i momenti più toccanti, le parole di un bambino che lo ha accolto con una frase semplice ma potente: «Ti aspettavo da quando ho iniziato il trapianto». Un altro, con l’entusiasmo tipico dell’infanzia, gli ha promesso che l’anno prossimo sarà sotto al palco del suo concerto allo stadio Maradona. Segni di una speranza che va oltre la musica e diventa forza per guardare avanti.

La visita è stata raccontata anche sui canali della Fondazione Santobono Pausilipon, che ha ringraziato l’artista per la discrezione e la disponibilità, sottolineando il valore simbolico di un dono che non si misura in oggetti, ma in tempo, presenza e condivisione. “I regali che contano davvero sono fatti di amore e di emozioni”, ha scritto lo staff del nosocomio, ricordando come gesti di questo tipo possano lasciare un segno profondo.

In un periodo dell’anno in cui tutto sembra ruotare intorno a luci e pacchetti, l’arrivo di Geolier in corsia ha ricordato che, per molti bambini e per le loro famiglie, il regalo più prezioso resta un sorriso, un abbraccio, una canzone cantata insieme. E per qualche ora, al Santobono, la musica è diventata una forma concreta di speranza.