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Pecco Bagnaia riflette sul 2025 difficile in MotoGP: tra delusioni e lezioni preziose, il pilota è pronto a ripartire nel 2026 con nuova determinazione.
Claudio Domenicali, CEO di Ducati, ha recentemente commentato alcune delle tematiche più rilevanti in MotoGP durante un evento organizzato dal produttore di Borgo Panigale. Tra i punti trattati, ha discusso dell’evoluzione dei regolamenti per la MotoGP e del cambiamento che avverrà nel 2027, un argomento che sta suscitando grande interesse all’interno del paddock.
Secondo Domenicali, l’obiettivo è quello di mantenere i regolamenti della MotoGP il più semplici possibile, evitando modifiche che possano risultare complicate o confuse dal punto di vista tecnico, politico e regolamentare. “Per evitare di tornare a inventare qualcosa di strano, c’è l’intento di semplificare i regolamenti in modo che siano chiari e facili da comprendere per tutti i team e i piloti”, ha dichiarato il CEO di Ducati.
Claudio Domenicali ha anche parlato delle sue ambizioni a lungo termine in MotoGP. Con Ducati che ha recentemente vinto il primo titolo mondiale con Pecco Bagnaia, Domenicali ha rivelato che uno dei suoi obiettivi principali è quello di aprire un ciclo vincente che duri almeno cinque anni, simile a quello che Michael Schumacher aveva realizzato con la Ferrari in Formula 1. “Non mi accontento di un solo titolo, voglio aprire un ciclo e continuare a vincere, creando qualcosa di duraturo”, ha spiegato il CEO di Ducati.
Il ciclo di cinque anni di Ducati, iniziato con la vittoria del titolo di Bagnaia, si chiuderà nel 2026. Tuttavia, Domenicali non si ferma qui e punta a un ulteriore successo anche oltre il 2026, con l’obiettivo di conquistare il settimo, l’ottavo e, magari, molti altri titoli.
Un altro tema toccato da Domenicali è stato il futuro delle moto in MotoGP, in particolare le modifiche che saranno introdotte nel 2027. A partire da quell’anno, infatti, le moto saranno completamente nuove, e Ducati sta già lavorando intensamente con il suo team, in particolare con Gigi Dall’Igna e Davide Barana, per progettare e realizzare una moto che possa competere ai massimi livelli. Domenicali ha affermato che il team di Ducati sta facendo un lavoro enorme per creare una moto che rispetti i nuovi regolamenti e che possa essere all’altezza delle sfide che arriveranno.
“Nel 2026 avremo un quadro più prevedibile, ma nel 2027 tutto cambierà con nuove moto e nuovi regolamenti. I ragazzi di Ducati Corse sono già al lavoro per far sì che la nostra moto sia all’altezza delle nuove sfide”, ha aggiunto Domenicali.
Oltre a discutere dei cambiamenti tecnici, Domenicali ha toccato anche il mercato dei piloti, parlando delle nuove dinamiche e delle opportunità che si presentano per i piloti e le squadre. Il CEO di Ducati ha sottolineato come l’approccio della casa di Borgo Panigale sia quello di continuare a investire e credere nei propri piloti, come ha fatto con Bagnaia, ma anche di guardare al futuro con attenzione e preparazione.
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