Formula 1: le nuove power unit del 2026 rivoluzionano il campionato

Equilibrio tra motore endotermico ed elettrico

Le nuove power unit del 2026 saranno caratterizzate da una distribuzione equa della potenza tra il motore a combustione interna (ICE) e il motore elettrico. La potenza dell’ICE sarà ridotta a 400 kW, mentre quella del motore elettrico aumenterà significativamente, raggiungendo i 350 kW. Questo incremento triplica la potenza elettrica rispetto ai 120 kW precedenti, segnando un passo deciso verso l’elettrificazione. Inoltre, l’energia sarà recuperata esclusivamente dalla MGU-K durante le fasi di frenata e rilascio dell’acceleratore, poiché la MGU-H, che recuperava energia dalla turbina, è stata eliminata.

Criticità e gestione dell’energia

L’aumento della potenza elettrica comporta nuove sfide nella gestione dell’energia. La carica residua della batteria potrebbe non durare un intero giro di pista, specialmente su circuiti con rettilinei lunghi. Inoltre, la fase di ricarica sarà affidata solo alla MGU-K, rendendo cruciale l’efficienza dei software di gestione per bilanciare prestazioni e consumo energetico. Secondo Enrico Gualtieri, Direttore Tecnico power unit della Ferrari, questi aspetti avranno un impatto sostanziale sulla concezione dei nuovi propulsori.

Introduzione dell’aerodinamica attiva

Per compensare le variazioni nella disponibilità di potenza elettrica, la FIA introdurrà l’aerodinamica attiva. Questo sistema permetterà di ridurre la resistenza all’avanzamento del 55% grazie alla modalità X-Mode, che appiattisce i flap delle ali anteriore e posteriore in rettilineo. Inoltre, sarà presente una modalità Override che estenderà l’utilizzo della potenza massima fino a velocità più elevate, facilitando i sorpassi.