Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari, non ha mai smesso di seguire la Scuderia con passione, nonostante abbia lasciato il suo incarico a Maranello nel 2018. In una recente intervista con Leo Turrini, riportata dal Quotidiano Sportivo, il manager bresciano ha offerto le sue riflessioni sul mondiale 2025, sulla Ferrari attuale e sul futuro di uno dei più grandi campioni della Formula 1, Lewis Hamilton.
Iniziando a parlare del mondiale 2025, Arrivabene ha fatto i suoi complimenti a Lando Norris, che ha conquistato il titolo piloti con la McLaren. “Forse il titolo poteva arrivare prima”, ha dichiarato, “ma Norris è stato bravo nelle fasi decisive, dimostrando grande maturità e consistenza.” Il manager ha poi elogiato il lavoro di squadra della McLaren, che, dopo 26 anni senza un mondiale costruttori e 17 anni senza un titolo piloti, è riuscita a ricreare una mentalità vincente. Un’osservazione che non è passata inosservata, considerando il lungo periodo di difficoltà vissuto dalla scuderia inglese.
Arrivabene, pur non esprimendo giudizi diretti sull’attuale situazione della Ferrari, ha mostrato la sua vicinanza alla squadra. “Seguo sempre con il cuore”, ha detto. “So quanto è difficile vincere in Formula 1, soprattutto in un contesto così competitivo. Mi astengo dai giudizi su chi c’è adesso.” Parole che sottolineano la sua comprensione della pressione e delle difficoltà che un team come la Ferrari deve affrontare per tornare al vertice della F1.
Uno dei momenti più interessanti dell’intervista è stato il commento di Arrivabene su Lewis Hamilton, pilota di fama mondiale e sette volte campione del mondo. Secondo l’ex team principal della Ferrari, Hamilton “non è finito” e resta ancora uno dei piloti più competitivi sulla griglia. “Hamilton è ancora veloce”, ha confermato Arrivabene, che ha lavorato nel mondo della Formula 1 a stretto contatto con i grandi nomi del motorsport. Tuttavia, il manager bresciano ha sottolineato che per poter davvero portare Hamilton in squadra, sarebbe necessario offrirgli una monoposto all’altezza delle sue capacità.
“Hamilton lo prendi in casa solo se gli puoi dare una macchina competitiva”, ha affermato Arrivabene. “Se non hai il mezzo giusto per lui, allora non ha senso farlo entrare. Hamilton ha bisogno di un’auto che gli consenta di esprimere tutto il suo potenziale. Se la Ferrari non può garantirgli questo, allora è meglio non ingaggiarlo.”
Una riflessione che non sorprende, considerando che la carriera di Hamilton è stata caratterizzata da successi incredibili, ma anche da un’esigenza costante di avere una macchina al livello delle sue ambizioni.
Un altro argomento toccato da Arrivabene è stato Charles Leclerc, pilota della Ferrari e uno dei più grandi talenti della Formula 1 odierna. Il manager bresciano ha avuto un ruolo fondamentale nel lancio del monegasco in Ferrari nel 2019 e non ha esitato a lodarne le qualità: “Charles è un grandissimo pilota e lo dimostra sempre. Non ho dubbi che, un giorno, diventerà campione del mondo. Se lo farà con la Ferrari o con un’altra squadra, non lo so, ma glielo auguro sinceramente. Sicuramente, Charles vincerà il campionato mondiale.”
Arrivabene ha sempre creduto nelle potenzialità di Leclerc, e le sue parole sono una chiara conferma del valore che il pilota monegasco ha acquisito nel corso degli anni. Nonostante i periodi di alti e bassi in Ferrari, Leclerc è visto come un talento destinato a raggiungere il massimo successo, a condizione che la squadra gli offra le risorse necessarie per farlo.
Le dichiarazioni di Arrivabene offrono uno spunto di riflessione importante sul futuro della Ferrari e sulle scelte che il team dovrà fare nei prossimi anni. La Scuderia ha bisogno di una macchina che sia davvero competitiva se vuole puntare nuovamente al titolo mondiale, sia con Leclerc che, eventualmente, con un pilota come Hamilton, qualora la situazione lo permetta.
In ogni caso, il futuro della Ferrari e della Formula 1 resta incerto, ma le parole di Arrivabene, un uomo che ha vissuto da vicino i successi e le difficoltà di Maranello, sono una testimonianza della complessità di vincere nel massimo campionato automobilistico. La Ferrari dovrà fare i conti con la concorrenza e con le sfide che ogni stagione porta con sé, ma una cosa è certa: il desiderio di tornare al vertice è più vivo che mai.
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