Un altro finale amaro per l’Inter in Europa. A San Siro passa il Liverpool, 1-0, grazie al rigore trasformato da Szoboszlai a due minuti dal termine. Una punizione severa per la squadra di Chivu, che per larghi tratti aveva retto l’urto dei Reds, costruendo anche occasioni per cambiare il copione della serata. A tradire i nerazzurri è un episodio: la trattenuta di Bastoni su Wirtz, vistosa quel tanto che basta per convincere Zwayer a indicare il dischetto.
Una sconfitta che pesa, la sesta europea della stagione, arrivata mentre il Liverpool di Slot – pur lontano dai fasti migliori – riesce a sfruttare il momento chiave del match con feroce lucidità.
Sommer (6,5)
Attento per tutto il primo tempo, puntuale nelle uscite e reattivo sui tentativi di Gomez e Gravenberch. Una sbavatura nella ripresa, quando serve Isak con un passaggio corto che poteva costargli carissimo. Nel finale salva su Bradley, rinviando l’inevitabile solo di qualche minuto.
Akanji (7)
La prestazione più impressionante in maglia nerazzurra. Dominante nelle letture, sicuro negli anticipi, praticamente insuperabile: uno dei pochi a sembrare davvero “pronto Champions”.
Acerbi (6)
Sembrava aver iniziato col piglio giusto, poi il risentimento muscolare lo costringe a uscire.
Bisseck (6,5)
Subentra senza tremare, anzi: si propone, corre, chiude. Anche uno dei pochi tiri pericolosi dell’Inter porta la sua firma.
Bastoni (5)
Finché regge la concentrazione disputa una gara pulita, ma l’errore finale pesa come un macigno. La trattenuta su Wirtz è goffa e fuori tempo, soprattutto in un momento in cui serviva lucidità. Il rigore nasce da lì: un dettaglio che cambia tutto.
Luis Henrique (6)
Prudente, raramente sbaglia ma inventa poco. Gestione corretta, senza lampi.
Barella (6)
Parte bene, si muove, ricuce e riparte. Nella ripresa però si spegne, complice anche la pressione inglese sul palleggio nerazzurro.
Calhanoglu (s.v.)
Esce dopo pochi minuti per un fastidio all’adduttore.
Zielinski (6,5)
Interpreta il ruolo con intelligenza: recupera, distribuisce, connette i reparti. Una delle note più positive della serata.
Mkhitaryan (6)
Tanta volontà, meno precisione del solito. Calo evidente nell’ultima mezz’ora.
Dimarco (6)
Poche sortite, tanta applicazione difensiva. Non soffre, ma non incide.
Thuram (5)
Giornataccia. Poco incisivo nei duelli, impreciso nelle scelte, mai realmente pericoloso. Spreca una chance invitante servita da Lautaro.
Lautaro (6,5)
È l’unico vero problema della difesa di Slot. Sfiora il gol con un colpo di testa splendido su cui Alisson compie un mezzo miracolo. Lotta e crea, ma resta isolato.
Chivu (6)
Partita preparata bene, gestita con equilibrio nonostante i due cambi forzati nei primi 30 minuti. Il pareggio sarebbe stato il risultato più logico, ma questa Inter continua a conoscere solo vittoria o sconfitta: un trend che a lungo andare pesa sulla serenità del gruppo.
Alisson (6,5)
Serata tranquilla, fino alla parata decisiva sul colpo di testa di Lautaro. Chiude la porta nel momento clou.
Gomez (6)
Attento nella prima parte, più in difficoltà quando l’Inter prova a spingere.
Bradley (6,5)
Ingresso brillante: dinamico, coraggioso, costringe Sommer a un ottimo intervento.
Konaté (6)
Fisico e carattere. Segna, ma il VAR cancella. In difesa alterna interventi puliti a qualche sbavatura.
Van Dijk (7)
Il più continuo e sicuro dei Reds. Implacabile nei duelli, guida la linea con un’autorità che spesso demoralizza gli avversari.
Robertson (5,5)
Quasi mai incisivo, contenuto bene da Luis Henrique.
Szoboszlai (7)
Leader tecnico del centrocampo, tocca un’infinità di palloni. Dal dischetto non trema: gesto decisivo.
Gravenberch (6,5)
Fisicità, inserimenti, coraggio. Una presenza costante nella manovra dei Reds.
Mac Allister (5,5)
Imbrigliato, poco libero di pensare e di creare. Giornata complicata.
Jones (6,5)
Forse il più dinamico in campo. Parte mediano, imposta come un centrale difensivo, pressa come una mezzala. Un jolly continuo.
Isak (5)
Partita opaca, quasi mai nel vivo. Sorvegliato con ordine da Bastoni e compagni.
Wirtz (7)
Mezz’ora scarsa, ma determinante. Si guadagna il rigore con furbizia e tempismo.
Ekitike (6)
Difficile da spostare quando ha palla, ma troppo poco concreto negli ultimi metri.
Slot (6,5)
Partita pragmatica, ruvida, ma efficace. Il Liverpool non incanta, però porta via tre punti pesanti. Segnale incoraggiante per un gruppo ancora in cerca di continuità.
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