Liverpool, Slot: “Inter grande squadra, Chiesa non sta bene. Salah? Non pensavo avrebbe reagito così”

Alla vigilia della sfida di Champions League contro l'Inter, l'allenatore del Liverpool Arne Slot affronta le tensioni interne legate alle dichiarazioni di Mohamed Salah e l'assenza di Federico Chiesa per motivi di salute.

Alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Inter, l’allenatore del Liverpool Arne Slot ha affrontato diverse questioni, tra cui le recenti dichiarazioni di Mohamed Salah e l’assenza di Federico Chiesa per motivi di salute.

Slot: “Inter grande squadra, parole di Salah inaspettate”

Arne Slot ha riconosciuto la forza dell’Inter, definendola “una grande squadra che ha iniziato così bene in Italia e in Europa ed è stata una forza nelle ultime stagioni in Champions League”. Riguardo alle dichiarazioni di Mohamed Salah, che ha espresso pubblicamente il suo malcontento per le recenti esclusioni dalla formazione titolare, Slot ha commentato: “Non mi aspettavo le sue parole. So che i calciatori sono insoddisfatti quando non giocano, ma di certo non pensavo che avrebbe reagito così”.

Salah escluso dalla convocazione per la partita contro l’Inter

A seguito delle dichiarazioni di Salah, il Liverpool ha deciso di non convocare l’attaccante egiziano per la trasferta di Champions League contro l’Inter. Slot ha spiegato: “La decisione di non farlo giocare contro l’Inter dimostra quella che è stata la nostra reazione”. Ha aggiunto che, sebbene i giocatori possano provare determinate sensazioni, non hanno il diritto di esternarle pubblicamente: “Lui ha tutto il diritto di provare le sue sensazioni ma non ha il diritto di esternarle con i media”. 

Chiesa assente per influenza

Oltre a Salah, anche Federico Chiesa non sarà disponibile per la partita contro l’Inter a causa di un’influenza. Slot ha dichiarato: “Sfortunatamente non sta bene perché influenzato. Si tratta di un momento sfortunato, sarebbe stato speciale per lui giocare contro una squadra italiana”. Ha inoltre espresso apprezzamento per Chiesa sia come calciatore che come persona, sottolineando i progressi fatti rispetto all’anno precedente. 

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