Teatro Trianon Viviani: presentata la seconda parte della stagione “Appassiunata”

Il Teatro Trianon Viviani di Napoli annuncia la seconda parte della sua stagione "Appassiunata", con 46 eventi tra gennaio e maggio 2026, spaziando dalla tradizione napoletana alla contemporaneità.

Il Teatro Trianon Viviani di Napoli ha presentato la seconda parte della sua stagione “Appassiunata”, che si svolgerà da gennaio a maggio 2026, offrendo al pubblico 46 appuntamenti che spaziano dalla tradizione napoletana alla contemporaneità. La direttrice artistica Marisa Laurito ha dichiarato: “In questa seconda parte di stagione ho cercato di diversificare le scelte per andare incontro alle richieste di un pubblico più vasto con tanti spettacoli teatrali e musicali, ma anche stand up comedy e formati inediti per il nostro palco”. 

Un cartellone ricco e variegato

Il programma prevede una serie di eventi che abbracciano diversi generi e stili. Si va dal teatro classico napoletano alla drammaturgia contemporanea, dalla prosa di impegno civile alla canzone tradizionale, fino al rock, alla stand up comedy e al burlesque. Tra gli artisti in cartellone figurano nomi di spicco come Peppe Barra, Benedetto Casillo, Ottavia Piccolo, Massimo Lopez, Enzo Decaro, Gino Rivieccio, Oscar Di Maio, Ciro Giustiniani, Antonella Stefanucci, Anita Mosca, Tommaso Bianco, Gianfranco Gallo e Peppe Lanzetta. Sul fronte musicale, si esibiranno Raiz, i 99 Posse, gli Osanna, Marco Zurzolo, Frida Bollani Magoni, Francesca Marini e Patrizio Trampetti.

Omaggio a Roberto De Simone e James Senese

La stagione renderà omaggio a due grandi artisti recentemente scomparsi: Roberto De Simone e James Senese. Il 6 gennaio, il teatro dedicherà un’intera giornata a De Simone, figura determinante nella storia della struttura e della cultura teatrale napoletana, con mostre, incontri e proiezioni che ne ripercorrono l’opera e il legame con il Trianon. Il 7 febbraio, invece, il teatro si stringerà in un omaggio corale a James Senese, ricordandone la forza musicale e umana.

Dettagli della programmazione

La programmazione si apre a gennaio con le ultime repliche della “Cantata dei Pastori”, storica produzione con Peppe Barra nei panni di Razzullo e Lalla Esposito in quelli di Sarchiapone, per la regia di Lamberto Lambertini. Subito dopo, il teatro dedica l’intera giornata del 6 gennaio a Roberto De Simone, figura determinante nella storia della struttura e della cultura teatrale napoletana, con mostre, incontri e proiezioni che ne ripercorrono l’opera e il legame con il Trianon. Nelle settimane successive arrivano la comicità popolare di Benedetto Casillo con “Caviale e lenticchie”, la musica civile di Luca ‘o Zulù Persico affiancato dalla violinista Caterina Bianco con “Vio-Lenti”, lo sguardo di Massimo Venturiello su Petrolini con “Chicchignola”, e l’esperimento tra lirica e stand up di Luca De Lorenzo in “Stand Up Opera”. Gianpaolo Gambi porta il suo provocatorio “Io odio Napoli”, mentre Enzo Decaro celebra Carosone con lo spettacolo musicale “Renatissimo”. Chiude il mese Gino Rivieccio con un viaggio ironico nella quotidianità partenopea, “Inciuci del golfo in salsa piccante”.

Febbraio si apre nel segno della musica d’autore con il quintetto di Marco Zurzolo e il concerto narrativo “Dint’ ‘o scuro”, dedicato alle Quattro giornate di Napoli. Egidio Carbone Lucifero porta sul palco il ritratto inquieto e poetico di “Vito Carnale [Centripeta]”, mentre il 7 febbraio il teatro si stringe in un omaggio corale a James Senese, ricordandone la forza musicale e umana. Il mese si colora poi di atmosfere burlesque con “Voyageburlesque”, una prima assoluta per il Trianon, e ritrova la tradizione con Oscar Di Maio in “È asciuto pazzo ‘o parrucchiano”, uno dei testi simbolo del repertorio di Gaetano Di Maio. Seguono il concerto dei Romito, “Post Tarantella”, che unisce folk e suggestioni contemporanee, la comicità narrativa di Ciro Giustiniani con “Reel”, e il racconto di emigrazione e tango in “Tango di periferia”. Gianluca Guidi rende omaggio a Frank Sinatra con “Sinatra, the Man and his Music”, mentre Maria Letizia Gorga attraversa la vita e le canzoni di Dalida in “Mademoiselle Guaglione”. A fine mese arriva un evento raro: la prima esecuzione in tempi moderni del “Barbiere di Siviglia” nella versione ottocentesca con parti in napoletano. L’ultima tappa del mese è il concerto di Frida Bollani Magoni, che presenta il suo universo musicale intimo e sofisticato.

A marzo, Antonella Stefanucci apre il mese con il suo ironico e struggente “L’artista incompresa”. L’8 marzo il teatro aderisce alla rassegna “Oltre l’8 marzo” ospitando il racconto di formazione femminile di Anita Mosca con “Doppio Specchio”, seguito da “Camicette Bianche”, musical dedicato alle operaie morte nell’incendio della Triangle Factory del 1911. La tradizione torna al centro con lo spettacolo dei Guarracini, “Tarantella Show”, mentre due serate ripercorrono l’evoluzione della canzone napoletana attraverso le sue stagioni più significative. Ottavia Piccolo, con un testo di Stefano Massini, porta in scena “Matteotti. Anatomia di un fascismo”, un’indagine civile su una delle pagine più buie della storia italiana.

Con questa programmazione, il Teatro Trianon Viviani conferma il suo ruolo di Casa della cultura musicale e teatrale partenopea, offrendo al pubblico un viaggio tra memoria e presente, tradizione e innovazione.

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