Mabel Bocchi, icona del basket femminile italiano, è scomparsa all’età di 72 anni nella sua casa di San Nicola Arcella, in Calabria. Considerata una delle più grandi atlete italiane di tutti i tempi, ha lasciato un segno indelebile nello sport nazionale.
Nata a Parma nel 1953 da padre italiano e madre argentina, Mabel Bocchi ha iniziato la sua carriera cestistica ad Avellino, esordendo a 15 anni in Serie B con la Partenio Avellino. Il suo talento l’ha portata rapidamente al GEAS Sesto San Giovanni, dove ha conquistato otto scudetti consecutivi e una Coppa Italia. Il culmine della sua carriera è stato nel 1978, quando ha guidato il GEAS alla vittoria della Coppa dei Campioni, primo trionfo europeo per una squadra femminile italiana. Con la Nazionale italiana, ha totalizzato oltre cento presenze, conquistando un bronzo agli Europei del 1974.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Mabel Bocchi ha intrapreso una carriera nel giornalismo, collaborando con testate come “La Gazzetta dello Sport” e “Corriere della Sera”. È stata anche un volto noto della televisione italiana, partecipando a programmi come “La Domenica Sportiva” negli anni ’80. Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Giovanni Petrucci, ha dichiarato: “Con Mabel Bocchi ci univa una grande amicizia, è stata un’atleta di grande personalità, difficile da ‘domare’. Con Dino Meneghin era una gigante. Rimane la più grande di sempre”.
La scomparsa di Mabel Bocchi rappresenta una perdita significativa per il mondo dello sport italiano. La sua carriera e il suo impegno hanno ispirato generazioni di atleti e appassionati. Il GEAS Sesto San Giovanni ha ricordato la sua figura con affetto, sottolineando il suo ruolo fondamentale nella storia del club e del basket femminile italiano.
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