Il Gran Premio del Qatar ha stravolto tutto. La vittoria inattesa di Max Verstappen, unita alla scelta strategica disastrosa della McLaren, ha compresso il Mondiale in un fazzoletto di punti e ha regalato alla Formula 1 uno scenario da thriller per l’ultimo atto della stagione ad Abu Dhabi. Lando Norris resta in testa alla classifica, ma il suo margine si è assottigliato fino a diventare quasi simbolico: appena dieci punti su Verstappen e sedici sul compagno di squadra Oscar Piastri. La corsa al titolo, a questo punto, è ufficialmente a tre.
La Safety Car che ha cambiato il destino del Mondiale
A Lusail è bastato un episodio per riscrivere la trama di un campionato che sembrava indirizzato. Al settimo giro, l’ingresso della Safety Car ha acceso la scintilla: tutta la griglia è rientrata ai box tranne le due McLaren. Una decisione sorprendente, quasi inspiegabile per chi osservava dalla pit-lane, e destinata a pesare come un macigno sulle ambizioni della squadra di Woking.
Piastri ha perso una vittoria che aveva tra le mani, costretto a una rimonta inutile dopo essere scivolato in mezzo al traffico. Norris, invece, ha visto svanire gran parte del suo vantaggio iridato mentre faticava a liberarsi di un indomabile Carlos Sainz. Solo un errore tardivo di Antonelli gli ha permesso di recuperare il quarto posto; senza quel regalo, avrebbe affrontato Abu Dhabi con ancora meno ossigeno.
Verstappen ritrova il fiuto del campione
Per Verstappen, invece, la gara del Qatar è stata un manifesto della sua natura competitiva. Ha letto la situazione con lucidità, ha sfruttato ogni finestra strategica e ha capitalizzato il caos generato dagli avversari. La vittoria gli regala tredici punti su Norris, riportandolo a dodici lunghezze dalla vetta: un margine che, con una gara ancora da disputare, è tutto tranne che rassicurante per la McLaren. Se l’olandese dovesse imporsi ad Abu Dhabi, Norris sarebbe costretto a salire almeno sul podio per salvarsi.
Piastri resta in corsa: il terzo incomodo che può scombinare tutto
Nonostante il rammarico per un successo sfumato, Piastri resta saldamente in gioco. Con sedici punti da recuperare, il titolo non è un miraggio. In caso di vittoria a Yas Marina, a Norris basterebbe un quinto posto per festeggiare, ma la pressione di una sfida a due fronti – contro il compagno di squadra e contro un quattro volte campione del mondo – rischia di rendere la notte di Abu Dhabi ancora più densa di tensione.
La classifica dopo il GP del Qatar
- Lando Norris (McLaren) – 408
- Max Verstappen (Red Bull) – 395
- Oscar Piastri (McLaren) – 392
- George Russell – 308
- Charles Leclerc – 230
- Lewis Hamilton – 152
- Kimi Antonelli – 149
- Alexander Albon – 73
- Carlos Sainz – 64
- Isack Hadjar – 51
- Nico Hülkenberg – 49
- Fernando Alonso – 48
- Oliver Bearman – 41
- Liam Lawson – 38
- Yuki Tsunoda – 33
- Esteban Ocon – 32
- Lance Stroll – 32
- Pierre Gasly – 22
- Gabriel Bortoleto – 19
- Franco Colapinto – 0
- Jack Doohan – 0
Verso Abu Dhabi: in palio c’è un titolo e un pezzo di storia
Mai come quest’anno, la Formula 1 arriva all’ultima gara con un equilibrio così fragile. Tre piloti, tre storie diverse, tre modi di intendere la competizione: Norris alla ricerca del primo titolo, Verstappen deciso a riaprire un ciclo che sembrava chiuso, Piastri pronto a sorprendere tutti.
A Yas Marina non si deciderà solo un campionato, ma l’identità del prossimo protagonista della Formula 1. E dopo un Qatar così, l’unica certezza è che nulla potrà essere dato per scontato.