I Toronto Raptors continuano a viaggiare sull’onda dell’entusiasmo e, grazie alla nona vittoria nelle ultime dieci gare, diventano la prima squadra a mettere al sicuro un posto nei quarti di finale della Coppa NBA. La serata di venerdì ha messo in luce anche l’ennesima prova monumentale di Nikola Jokic, decisivo per il successo dei Denver Nuggets sul parquet degli Houston Rockets.
Non è mancato lo spettacolo neppure a Portland, dove un’altra prestazione d’élite di Stephen Curry non è bastata ai Golden State Warriors per avere la meglio sui Trail Blazers.
Partiti con quattro sconfitte nelle prime cinque partite della stagione, i Raptors hanno cambiato passo in modo radicale. Il rotondo 140-110 inflitto ai Washington Wizards vale la quinta vittoria consecutiva e la decima nelle ultime undici uscite. Washington, invece, resta impantanata con una sola affermazione in tutta la campagna.
Con un percorso netto (3-0) nella fase a gironi della Coppa, la franchigia canadese è la prima a staccare il biglietto per il turno successivo. Percentuali scintillanti al tiro (57% dal campo e 14 triple su 29) hanno sostenuto un attacco che ha visto Brandon Ingram e RJ Barrett chiudere a 24 punti, seguiti dai 23 di Scottie Barnes e Sandro Mamukelashvili.
Alle loro spalle nel girone si collocano i Cleveland Cavaliers, vittoriosi 120-109 su una versione in crisi degli Indiana Pacers. Il ritorno in campo di Darius Garland, fermato da un problema a un alluce, ha dato nuovo equilibrio ai Cavs, trascinati dai 32 punti di Donovan Mitchell. Per Indiana, finalista un anno fa, la situazione si fa pesante: il bilancio parla di 2-14.
A Houston, Jokic ha flirtato con l’ennesimo tripla doppia: 34 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, a un passo dal quarto consecutivo e dal decimo stagionale. Denver ha così piegato i Rockets 112-109 in un confronto intenso fino alla sirena.
Jamal Murray ha chiuso con 26 punti e 10 assist, mentre Houston ha faticato con un Kevin Durant sottotono (solo 13 punti con 5/14 al tiro). Miglior realizzatore per i texani è stato Reed Sheppard con 27 punti, seguito dai 22 di Amen Thompson e dai 21 di Jabari Smith.
Gli Oklahoma City Thunder hanno offerto un’altra prova di forza asfaltando gli Utah Jazz fuori casa 144-112, nonostante un avvio complicato. Con questa vittoria salgono a otto successi di fila e portano il loro impressionante bilancio a 16-1, restando in scia ai Phoenix Suns, vittoriosi 114-113 sui Minnesota Timberwolves.
Shai Gilgeous-Alexander ha guidato i Thunder con 31 punti e 8 assist in appena 30 minuti.
In California, i Trail Blazers di Tiago Splitter hanno firmato un colpo inatteso sul campo dei Warriors (127-123). La serata magica di Curry (38 punti e 9 triple) non è bastata: determinante per Portland Caleb Love, autore di 26 punti, con 11 arrivati nel quarto decisivo e 6 triple complessive.
A Boston è andato in scena un derby tutto spagnolo in panchina. I Brooklyn Nets guidati da Jordi Fernández hanno espugnato il campo dei Celtics di Hugo González per 113-105, confermando di essere più efficaci in trasferta che tra le mura di casa: le loro uniche tre vittorie stagionali sono arrivate tutte lontano da Brooklyn.
Protagonista offensivo dei Nets Michael Porter Jr., che ha messo a referto 33 punti e 8 rimbalzi, con un eccellente 13/21 dal campo.
La serata si è chiusa con il successo dei Dallas Mavericks 118-115 sui New Orleans Pelicans. A brillare è stato il rookie Cooper Flagg, prima scelta dell’ultimo draft, che ha firmato 29 punti, la sua miglior prestazione dall’ingresso in NBA.
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