La 12ª giornata di Serie A si preannuncia scoppiettante con il confronto tra Napoli e Atalanta. Un match che porta con sé significati speciali per entrambe le squadre, ciascuna con il proprio cammino da riscrivere. Da una parte, il Napoli di Antonio Conte, reduce da un periodo altalenante, con la necessità di rimettersi in carreggiata dopo una sconfitta che ha fermato la sua corsa verso la vetta della classifica. Dall’altra, l’Atalanta di Raffaele Palladino, fresco di nomina sulla panchina nerazzurra, che spera di portare nuova linfa e confermare le sue ambizioni.
Per Antonio Conte, questo big match rappresenta una sfida fondamentale. Il tecnico salentino, dopo aver guidato l’Inter alla vittoria dello scudetto, è ora chiamato a rilanciare il Napoli, che si trova al terzo posto, distante dalle prime della classe. Nonostante la sosta per le nazionali, Conte ha cercato di ricaricare le batterie e risolvere alcune problematiche tattiche, cercando di far ritrovare la giusta energia alla squadra. La forza di Conte è proprio quella di saper incanalare le partite, e ora la sua missione è fare in modo che la squadra ritrovi quella scossa vitale che ha contraddistinto le stagioni precedenti.
Per l’Atalanta, il match di Napoli è ancor più significativo. Dopo la separazione da Ivan Jurić, Palladino ha avuto il compito di raccogliere l’eredità e rilanciare la squadra. Il suo esordio sulla panchina nerazzurra è stato preparato con due settimane di lavoro, sfruttando la pausa per studiare la squadra e pianificare le future sfide. Il suo obiettivo è chiaro: riportare l’Atalanta ai vertici, facendo tesoro del grande passato ma puntando su un futuro ricco di talenti.
Per il Napoli, il match si complica con diversi infortuni, tra cui Zambo Anguissa, che si aggiunge a una lista già lunga. Per Conte, potrebbe esserci qualche modifica tattica, con Elmas che potrebbe spostarsi nel ruolo di centrocampista per liberare uno slot in attacco. L’ottimo stato di forma di McTominay, autore di un gol in nazionale, è una buona notizia per il tecnico. In difesa, Buongiorno e Olivera potrebbero partire titolari, ma la presenza di Spinazzola, rientrato dall’infortunio, è un’incognita.
Anche l’Atalanta arriva con alcuni dubbi, soprattutto sul centravanti. Palladino deve decidere tra Scamacca e Krstović, con il montenegrino che resta una valida opzione. Inoltre, la difesa a tre, ormai caratteristica della Dea, potrebbe subire delle variazioni in base alle condizioni fisiche dei giocatori rientranti dalle nazionali. In mezzo al campo, De Roon e Ederson sono i favoriti per la titolarità, ma Pašalić resta una risorsa utile a partita in corso.
Per Raffaele Palladino, quella di Napoli sarà una sfida speciale, perché la città partenopea è legata alla sua infanzia. Nato a Mugnano, un comune nei pressi di Napoli, Palladino ha iniziato la sua carriera lontano dai colori azzurri, ma la sua storia calcistica è sempre stata segnata dalla grandezza della Serie A. Ora, come allenatore, avrà la possibilità di mettersi alla prova in uno stadio che conosce bene, con una sfida che ha tutti i presupposti per essere avvincente e decisiva per entrambe le squadre.
In sintesi, Napoli-Atalanta non è solo un big match di campionato, ma un vero e proprio incrocio tra storie, ambizioni e rivalità, che promette di regalare emozioni forti a tutti gli appassionati di calcio.
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