Durante la recente partita tra Italia e Norvegia, Erling Haaland ha raccontato un episodio curioso riguardante il suo duello con il difensore italiano Gianluca Mancini. L’attaccante norvegese ha dichiarato: “Mancini mi è sempre stato addosso, mi toccava spesso il sedere. A un certo punto mi sono stancato e gli ho urlato ‘oh ma che cosa fai?’. Ma poi l’ho ringraziato perché mi ha motivato consentendomi di segnare due gol”.
La Norvegia ha affrontato l’Italia in una partita cruciale per le qualificazioni ai Mondiali. Nonostante un inizio equilibrato, la partita ha visto la Norvegia imporsi con un netto 4-1. Haaland, dopo un primo tempo in cui è stato ben marcato da Mancini, ha trovato la via del gol nella ripresa, realizzando una doppietta decisiva. Questi due gol hanno contribuito significativamente alla vittoria della sua squadra e alla qualificazione ai Mondiali, un traguardo che la Norvegia non raggiungeva da 25 anni.
Il confronto tra Haaland e Mancini è stato uno degli aspetti più intensi della partita. Per gran parte del match, il difensore italiano è riuscito a contenere l’attaccante norvegese, impedendogli di essere pericoloso. Tuttavia, secondo Haaland, l’approccio fisico di Mancini, che includeva tocchi frequenti, ha avuto l’effetto opposto, motivandolo ulteriormente. Dopo aver espresso il suo disappunto durante la partita, Haaland ha riconosciuto che questa situazione lo ha spinto a dare il massimo, portandolo a segnare due reti fondamentali per la sua squadra.
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