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Gabriele Russo porta in scena ‘Finale di partita’ di Samuel Beckett al Teatro Bellini di Napoli, offrendo una rilettura che fonde l’assurdo con una dimensione più concreta e reale.
Antonio Conte riprende oggi il comando del Napoli dopo una settimana di assenza. Il tecnico aveva ottenuto un permesso supplementare di tre giorni, che si è aggiunto ai due giorni di riposo concessi al gruppo dopo la partita contro il Bologna. Durante questo periodo, Conte si è allontanato dalla città, dal centro sportivo e dalla squadra, in seguito alla sconfitta subita al Dall’Ara e a un’analisi molto dura della situazione fatta con il club.
Durante l’assenza di Conte, la squadra ha continuato ad allenarsi sotto la guida del vice Stellini. Il gruppo era privo di undici giocatori impegnati con le rispettive nazionali e degli infortunati Gilmour, Spinazzola, Meret, De Bruyne e Lukaku. A questi si è aggiunto anche Anguissa, che dovrebbe tornare tra circa due mesi e mezzo.
Il Napoli sarà impegnato fino a Natale in un ciclo di partite particolarmente intenso e decisivo per il destino in Champions League, Supercoppa e Coppa Italia. Otto partite, forse nove se si arriverà alla finale di Supercoppa a Riyad. Si comincia con la doppia sfida al Maradona contro Atalanta e Qarabag, seguite dalla trasferta con la Roma, la Coppa Italia contro il Cagliari, la Juventus, il Benfica, l’Udinese e la semifinale di Supercoppa contro il Milan. In palio ci sono punti pesanti e la possibilità di consolidare la posizione in campionato.
Conte aveva parlato con toni molto duri dopo la sconfitta di Bologna. «La colpa è mia, non ho fatto un buon lavoro, ma non ho intenzione di accompagnare il morto, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità a partire da me», aveva dichiarato il tecnico al Dall’Ara. La squadra dovrà ritrovare leggerezza e spirito di gruppo, aspetti che Conte sarà chiamato a ricostruire.
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