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Antonio Conte rientra a Napoli e la squadra riprende la preparazione dopo i giorni di riposo. I nazionali azzurri rientreranno gradualmente in vista dei prossimi impegni.
Al Teatro Bellini di Napoli, Gabriele Russo presenta una nuova interpretazione di ‘Finale di partita’ di Samuel Beckett, in scena fino al 29 novembre. L’opera, considerata un caposaldo del teatro del Novecento, viene riletta dal regista con l’intento di avvicinare l’assurdo beckettiano a una dimensione più concreta e reale. Russo spiega: ‘Abbiamo ritenuto oggi importante cercare di portare quest’assurdità in una dimensione più concreta e reale e vedere se l’assurdo risuonasse ancora di più’.
La messa in scena di Russo si distingue per l’ambientazione in una casa-tugurio, descritta come rifugio e prigione, con una fioca luce di un neon, un fornello elettrico, un cane di peluche e finestre chiuse che danno su un mondo percepito come scomparso. In questo spazio si muovono Hamm, cieco e su sedia a rotelle, e Clov, il suo assistente, che ripete costantemente l’intenzione di andarsene. Nelle vasche-discarica, i genitori di Hamm, Nagg e Nell, rievocano frammenti di una vita svanita. Michele Di Mauro, interprete di Hamm, afferma: ‘In realtà ciò che Beckett racconta non è affatto assurdo e tra le righe lui ce lo vuole dire, ci vuole far capire quale sia la storia’.
Il cast comprende Michele Di Mauro nel ruolo di Hamm, Giuseppe Sartori come Clov, Alessio Piazza e Anna Rita Vitolo nei panni di Nagg e Nell. Gli attori hanno intrapreso un lavoro di immersione e scavo nelle complessità del testo beckettiano, affrontando un linguaggio penetrante e ammaliante. La produzione, in scena fino al 29 novembre al Teatro Bellini, offre al pubblico un’opportunità di riflessione sulla condizione umana attraverso la lente dell’assurdo, reinterpretato in chiave contemporanea.
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