Rugby: Italia sconfitta dal Sudafrica in inferiorità numerica

L’Italia del rugby ha affrontato una sfida impegnativa contro il Sudafrica all’Allianz Stadium di Torino, subendo una sconfitta per 32-14 nonostante la superiorità numerica per gran parte dell’incontro. Gli Springboks, campioni del mondo in carica, hanno dimostrato la loro forza e resilienza, riuscendo a imporsi sugli Azzurri nonostante l’espulsione di Franco Mostert al 10′ minuto per un placcaggio pericoloso su Paolo Garbisi.

Primo tempo equilibrato nonostante l’espulsione

Dopo l’espulsione di Mostert, l’Italia ha avuto l’opportunità di sfruttare la superiorità numerica. Tuttavia, il calcio piazzato successivo di Garbisi non ha centrato i pali. Il Sudafrica ha aperto le marcature con un calcio di punizione, portandosi in vantaggio. Gli Azzurri hanno risposto con un piazzato di Garbisi, pareggiando il punteggio. A tempo scaduto, gli Springboks hanno segnato la prima meta dell’incontro, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 10-3. 

Secondo tempo: l’Italia non sfrutta la superiorità numerica

Nella ripresa, l’Italia ha accorciato le distanze con un altro calcio piazzato di Garbisi, portandosi sul 6-10. Nonostante la pressione esercitata, gli Azzurri non sono riusciti a concretizzare le occasioni create. Il Sudafrica ha risposto con una meta di van den Berg al 59′, trasformata da Pollard, aumentando il distacco. L’Italia ha segnato una meta al 64′ con Capuozzo, ma la mancata trasformazione ha lasciato il punteggio sul 14-20. Nel finale, gli Springboks hanno segnato altre due mete, chiudendo l’incontro sul 32-14.

Reazioni post-partita 

Il capitano dell’Italia, Nacho Brex, aveva anticipato una “battaglia non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale” contro il Sudafrica. Nonostante la sconfitta, gli Azzurri hanno mostrato determinazione e spirito combattivo. Il ct sudafricano Rassie Erasmus aveva sottolineato la pericolosità dell’Italia, affermando che “la loro vittoria contro l’Australia dimostra quanto siano pericolosi e darà loro grande fiducia”. L’Italia dovrà ora concentrarsi sui prossimi impegni, cercando di capitalizzare l’esperienza maturata in questo incontro per migliorare le proprie prestazioni future.