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Dopo la sconfitta contro l’Inter, l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri esprime dure critiche nei confronti degli arbitri italiani, suggerendo di ricorrere a direttori di gara stranieri.
L’Inter torna in vetta alla classifica dopo la vittoria per 2-0 sulla Lazio. A firmare la rete che ha sbloccato il match è stato ancora una volta Lautaro Martinez, capitano e leader tecnico dei nerazzurri, autore di una prestazione da trascinatore. Dopo il gol decisivo in Champions League contro il Kairat Almaty, l’argentino ha timbrato nuovamente il cartellino in campionato, confermandosi in un momento di forma straordinario.
Intervenuto ai microfoni di Dazn, Lautaro ha raccontato così la sua rete:
“Volevo tirare in porta. Sono arrivato con il passo lungo, ma l’importante era segnare per sbloccare il risultato.”
Un gol di potenza e istinto, che ha aperto la strada al successo nerazzurro contro una Lazio ordinata ma poco incisiva in avanti.
Il capitano dell’Inter ha poi voluto dedicare parole speciali ai tifosi presenti a San Siro, gremito per l’occasione:
“Ringrazio tutta la gente che viene allo stadio e ci dà il proprio supporto. Festeggio ogni gol in maniera speciale: è la cosa più bella di questo sport, anche se conta sempre vincere. Quando esco dal campo e sento questo popolo urlare il mio nome, vengono i brividi. Nell’ultimo periodo ci sono mancati, ma ora che sono tornati si sente.”
Nei giorni scorsi Cristian Chivu aveva scherzato sul carattere di Lautaro, definendolo “troppo serio”. L’argentino ha risposto con ironia:
“Sono sempre lo stesso. Sono serio, ma quando devo sorridere, sorrido. Sono fatto così. E sì, non c’è niente di più bello che segnare un gol a San Siro.”
In conferenza stampa post-partita, Martinez ha raccontato anche il percorso personale che lo ha portato a una nuova maturità:
“Questa era una gara importante, volevamo tornare in testa alla classifica. Sono contento del lavoro con il nuovo mister. Quando la squadra vince, è meglio per tutti. Io lavoro tanto, anche con lo psicologo: è un aiuto che mi permette di dare sempre il massimo, in campo e fuori.”
Il capitano ha poi espresso emozione per aver raggiunto una leggenda interista come Sandro Mazzola nella classifica marcatori storica del club:
“Sono emozionato perché non mi immaginavo di arrivare a questo punto. Il lavoro paga sempre, me lo ha insegnato mio papà. Sono un lavoratore, lavoro per dare allegria alla gente.”
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