ATP Finals: Alcaraz-De Minaur 7-6 6-2

Carlos Alcaraz ha rotto finalmente il suo maleficio alle ATP Finals. A 22 anni, lo spagnolo n.2 del mondo ha firmato un debutto da campione contro l’australiano Alex de Miñaur (7º), imponendosi con un chiaro 7-6(5), 6-2 in un’ora e quaranta minuti. Un successo che lo proietta in testa al Gruppo Jimmy Connors e lo avvicina all’obiettivo delle semifinali e del trono mondiale.

Dopo le delusioni delle due precedenti stagioni – infortunio nel 2022, sconfitta all’esordio nel 2023 contro Zverev e nel 2024 contro Ruud – Alcaraz ha aperto la sua campagna di Torino nel modo più convincente possibile: dominando quando e come ha voluto.

Dominio e carattere

L’inizio è stato imperioso. In appena venti minuti, “Charly” si era portato avanti 4-1 con tre palle per il doppio break. Ma la consueta tenacia di De Miñaur e qualche errore di troppo (19 nel primo set) hanno riaperto il parziale. Sul 4-4, Alcaraz ha dovuto anche contenere un piccolo momento di nervosismo, culminato in un nuovo battibecco con il giudice di sedia Fergus Murphy per il cronometro dei 25 secondi.

Quando il rischio sembrava crescere, lo spagnolo ha reagito da campione: freddo nel tie-break, spietato nel secondo set, in cui ha ridotto drasticamente gli errori (solo 9 non forzati) e aumentato la pressione con il servizio e la risposta.

Obiettivo nº1 mondiale

Con questa vittoria, Alcaraz somma 200 punti ATP e un premio complessivo di 562.000 dollari (396.500 per la vittoria più 165.000 di presenza). Un inizio perfetto che lo mantiene in corsa per chiudere la stagione come nº1 del mondo, davanti a Jannik Sinner, il grande idolo di casa.

Il prossimo impegno sarà martedì contro il vincente tra Taylor Fritz e Lorenzo Musetti, sfida che definirà il destino del gruppo.

“Un passo alla volta”

“Era importante partire bene, dopo gli ultimi due anni qui”, ha dichiarato Alcaraz con un sorriso. “Mi sento a mio agio a Torino: il campo è veloce, posso attaccare e giocare il mio tennis”.
Il suo rendimento sulla superficie dura parla chiaro: 35 vittorie nel 2025, contro le 42 di De Miñaur, ma con più titoli (8 in stagione) e un rendimento da leader assoluto.