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Giovanni Malagò esprime il desiderio di vedere Carlo Ancelotti come tedoforo alle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina, durante la cerimonia del Premio Nils Liedholm a Cuccaro Monferrato.
Carlo Ancelotti, attuale commissario tecnico del Brasile, ha parlato ancora una volta del caso Neymar, escluso per la quarta convocazione consecutiva dalla nazionale verdeoro. In un’intervista concessa alla rivista Placar, l’allenatore italiano ha spiegato le ragioni della sua decisione e ha suggerito al fuoriclasse un possibile cambio tattico per rilanciare la propria carriera.
Il numero 10, oggi 34enne, continua a essere lontano dal gruppo della Seleção e, salvo sorprese, non prenderà parte ai Mondiali 2026 che si disputeranno negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Una scelta che in Brasile sta facendo discutere, vista l’enorme popolarità e l’influenza calcistica dell’ex stella di Barcellona e PSG.
“È normale che mi chiedano sempre di Neymar – ha spiegato Ancelotti – perché è una leggenda del calcio brasiliano. Tutti sperano che recuperi la miglior condizione fisica, anche noi dello staff tecnico. Ma il calcio moderno richiede molto più del talento: serve intensità, condizione atletica e ritmo. Spero davvero che possa tornare al suo livello migliore”.
Ancelotti ha poi espresso il suo punto di vista tecnico sul futuro del campione: “Credo che Neymar debba giocare più al centro, non da esterno. Oggi gli esterni devono anche aiutare molto in fase difensiva, mentre chi gioca più vicino alla porta ha meno compiti di copertura e più possibilità di fare gol. Un ruolo da ‘falso nove’ potrebbe essere ideale per lui”.
Neymar, reduce da problemi fisici e da un lungo recupero, non ha ancora trovato continuità. La sua eventuale convocazione per la Coppa del Mondo sembra oggi lontana, ma le parole di Ancelotti lasciano una porta aperta: “Spero davvero che Neymar torni quello di un tempo”.
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