Nel catino bollente del Velodrome, Lazar Samardzic si prende la scena al 90’ e regala all’Atalanta una vittoria di peso contro il Marsiglia di Roberto De Zerbi. Il suo sinistro potente e preciso, arrivato in pieno recupero dopo un’azione discussa, vale l’1-0 finale e tre punti che rilanciano i nerazzurri nel girone di Champions League. Un successo che scaccia le polemiche e ridà ossigeno a Ivan Juric, sotto pressione dopo settimane di tensioni e risultati altalenanti.
Juric sorprende alla vigilia: fuori Pasalic, dentro un tridente tutto movimento con Krstovic centravanti, De Ketelaere e Lookman ai lati. Dall’altra parte De Zerbi, alle prese con otto assenze pesanti tra infortuni e squalifiche, disegna un Marsiglia propositivo con difesa a tre e il doppio trequartista Greenwood-Paixao alle spalle di Aubameyang.
Sin dal primo minuto si gioca a ritmi alti. L’Atalanta mostra coraggio e aggressività, sfruttando soprattutto la catena di destra con Bellanova. Proprio da quella zona nasce la prima, grande occasione: un rinvio sbagliato di Rulli regala palla a Djimsiti, che innesca Krstovic. L’argentino stende l’attaccante e concede rigore, ma si riscatta parando la conclusione dal dischetto di De Ketelaere.
Scampato il pericolo, il Velodrome si infiamma e spinge il Marsiglia in avanti. Gli uomini di De Zerbi trovano coraggio e creano un paio di palle gol con Aubameyang e Greenwood, ma Carnesecchi è attento e tiene a galla la Dea. Nel frattempo, Juric si agita in panchina: la squadra gioca con personalità ma sbaglia troppo sotto porta.
L’episodio chiave del primo tempo arriva al 35’: Lookman, tra i più attivi, si vede respingere una conclusione da Rulli, e Krstovic, sulla ribattuta, calcia alto da posizione favorevolissima. Si va al riposo sullo 0-0, ma la partita è tutt’altro che chiusa.
La ripresa si apre con lo stesso copione: l’Atalanta domina il possesso ma fatica a concretizzare. Al 69’ arriva il presunto vantaggio con Lookman, bravo a chiudere sul secondo palo un cross di Bellanova. L’esultanza dura poco: il VAR annulla per fuorigioco di Krstovic, partito in posizione irregolare all’inizio dell’azione.
Pochi minuti dopo, la tensione esplode. Juric richiama in panchina Lookman e il nigeriano reagisce male, dando vita a un acceso confronto con il tecnico. I due vengono divisi dai compagni, ma l’immagine del loro faccia a faccia fa il giro dei social in tempo reale.
Con la gara che sembra destinata allo 0-0, Juric gioca il tutto per tutto inserendo Scamacca e Samardzic. Ed è proprio il serbo, all’ultimo respiro, a inventarsi la giocata decisiva: al minuto 90, raccoglie un pallone al limite dell’area e lo scaraventa in rete con un sinistro imprendibile.
L’esultanza della Dea è però frenata dalle proteste furiose del Marsiglia: i francesi chiedono un rigore per un presunto tocco di mano di Ederson nell’azione precedente. L’arbitro consulta il VAR, ma convalida il gol. De Zerbi esplode di rabbia, viene ammonito e continua a protestare anche dopo il triplice fischio.
L’Atalanta porta a casa tre punti fondamentali e sale a quota 7 nel girone, interrompendo un digiuno esterno in Champions che durava da novembre 2024. È la vittoria del carattere, ottenuta in un ambiente ostile e dopo una partita caotica.
Per De Zerbi, invece, si tratta della settima sconfitta nelle prime dieci gare europee: il suo Marsiglia ha mostrato sprazzi di qualità ma troppa discontinuità, pagando a caro prezzo le disattenzioni difensive e la scarsa lucidità sotto porta.
L’Atalanta torna da Marsiglia con il vento in poppa e un segnale forte all’Europa: la Dea è viva, e sa ancora colpire quando conta.
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