È una giornata storica per Milano e per il calcio italiano: lo stadio di San Siro è ufficialmente di proprietà di Inter e Milan. Nella mattinata di oggi è stato infatti firmato il rogito che sancisce il passaggio di proprietà dell’impianto e delle aree circostanti dal Comune ai due club.
L’incontro decisivo si è svolto nello studio milanese del notaio Filippo Zabban e si è concluso intorno a mezzogiorno, dopo ore di verifiche e procedure. All’uscita, il presidente del Milan Paolo Scaroni ha commentato con una frase destinata a restare simbolica: “Le cose belle richiedono sempre tempo”. Con la firma, si chiude un percorso complesso, tra rinvii tecnici, tensioni politiche e un’inchiesta giudiziaria ancora in corso.
Il prezzo complessivo concordato per la vendita è di 197 milioni di euro, che saranno versati in più tranche. La prima parte, circa 100 milioni (inclusi IVA e debiti pregressi), è già stata garantita dalle banche. L’atto doveva essere chiuso entro il 10 novembre per evitare il vincolo architettonico sul secondo anello del Meazza, che avrebbe reso impossibile la demolizione dell’impianto.
Con l’acquisizione dell’impianto, Inter e Milan potranno finalmente avviare il progetto del nuovo stadio, già delineato nel dossier presentato a marzo. Il piano prevede la costruzione di un’arena ultramoderna da 71.500 posti sul lato ovest dell’attuale struttura, mentre parte del vecchio Meazza sarà conservata e riconvertita in spazi museali e commerciali. L’avvio dei lavori è previsto per il 2027, con inaugurazione stimata nel 2031.
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