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La Fiorentina affronta una grave crisi dopo la sesta sconfitta in dieci giornate. La squadra è in ritiro, mentre l’allenatore Stefano Pioli rifiuta la buonuscita, rendendo l’esonero l’unica opzione per la società.
La seconda avventura di Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina è giunta al termine. Dopo dieci giornate di campionato e appena quattro punti conquistati, la società ha deciso di sollevare il tecnico dall’incarico. La decisione è arrivata nella tarda mattinata di martedì 4 novembre, con il via libera definitivo del presidente Rocco Commisso dagli Stati Uniti. A guidare la squadra, in attesa di un nuovo allenatore, sarà Daniele Galloppa, promosso ad interim dalla Primavera.
Il pessimo avvio di stagione — quattro pareggi e sei sconfitte, con la squadra ultima in classifica — ha reso inevitabile il cambio. Il ko interno contro il Lecce è stato l’episodio che ha chiuso definitivamente la parentesi Pioli, preceduto dalle dimissioni del direttore sportivo Daniele Pradè. L’allenatore, però, non ha mai pensato di lasciare spontaneamente: «Ho un contratto, lo rispetto. Se volete mandarmi via, fatelo voi», avrebbe detto nei giorni scorsi, rifiutando l’ipotesi di dimissioni. Da qui la decisione del club di procedere con l’esonero unilaterale.
Il patron viola ha seguito la vicenda a distanza, irritato dall’impasse creata dal braccio di ferro con l’allenatore. Nella mattinata di martedì, dopo aver sospeso la seduta d’allenamento prevista al Viola Park, la società ha chiuso la questione con la comunicazione ufficiale:
«ACF Fiorentina comunica che Stefano Pioli è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. La guida tecnica è temporaneamente affidata a Mister Daniele Galloppa».
Romano, classe 1985, Galloppa allena la Primavera viola dal 2022. In passato ha guidato anche le categorie giovanili, vincendo una Coppa Italia e raggiungendo la finale scudetto lo scorso anno contro l’Inter. Da giocatore ha vestito soprattutto la maglia del Parma. Oggi pomeriggio dirigerà il primo allenamento della squadra e, salvo cambi di programma, sarà in panchina anche giovedì nella trasferta di Conference League a Mainz.
La Fiorentina non ha ancora ufficializzato il nome del successore. Roberto D’Aversa resta il principale candidato, ma la trattativa non è chiusa e potrebbero servire ulteriori riflessioni. Resta in lizza anche Paolo Vanoli, già contattato nelle scorse settimane e al centro anche delle valutazioni del Genoa.
Nel frattempo, l’obiettivo è ritrovare serenità dopo settimane turbolente. La squadra è affidata a Galloppa, con la missione di ricompattare un gruppo scosso da risultati deludenti e contestazioni crescenti. Firenze, per ora, aspetta di capire quale sarà il prossimo passo del suo club.
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