Senza l’esonerato Vieira e in attesa del nuovo tecnico, il nuovo corso Criscito-Murgita parte con un successo che sa di rinascita. A Reggio Emilia il Genoa trova la prima vittoria in campionato battendo il Sassuolo 2-1, al termine di una partita combattuta e decisa nel recupero dal colpo di testa di Leo Østigård.
Con un 3-5-2 solido ed equilibrato, i rossoblù mostrano subito un atteggiamento completamente diverso rispetto alle ultime uscite. Frendrup dirige il centrocampo, Malinovskyi torna protagonista e Martin spinge con continuità sulla sinistra. L’approccio è aggressivo, e al 18’ proprio Malinovskyi rompe un digiuno di oltre un anno segnando con un gran sinistro dal limite dopo un corner: 1-0 Genoa e vantaggio meritato.
Il Sassuolo fatica a trovare ritmo, affidandosi soprattutto all’iniziativa di Pinamonti e Laurienté, ma senza creare pericoli concreti. Colombo spreca il raddoppio nel finale di primo tempo, e il Genoa chiude avanti una frazione giocata con personalità.
La ripresa si apre con il pareggio immediato del Sassuolo: corner di Laurienté, sponda di Matic e tap-in vincente di Berardi, che sigla il suo 150º gol in neroverde. Gli uomini di Grosso prendono coraggio e sfiorano il vantaggio con Thorstvedt, ma Leali tiene a galla i liguri con due ottimi interventi.
Criscito e Murgita cambiano volto alla squadra inserendo Messias ed Ekuban, e proprio il nuovo spirito dei rossoblù si vede nel finale. Prima Vasquez sfiora il palo di testa, poi al 93’ arriva l’esplosione: su calcio piazzato di Martin, Ostigard svetta e batte Muric, regalando al Genoa tre punti pesantissimi.
Dopo settimane difficili, il Grifone ritrova vittoria e fiducia. Il successo contro il Sassuolo, arrivato con carattere e lucidità, segna l’inizio di una nuova fase. “Abbiamo chiesto alla squadra di tornare a essere un gruppo – aveva detto Murgita prima del match – e i ragazzi hanno risposto sul campo”.
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