Inter, il cento per cento del fondo Oaktree ai canadesi di Brookfield

Il fondo Oaktree ha ceduto il 100% delle sue quote a Brookfield, segnando un'importante transazione nel settore degli investimenti.

La geografia del potere intorno all’Inter e al futuro di San Siro cambia volto. Il colosso canadese Brookfield ha completato l’acquisizione del 26% del fondo Oaktree per una cifra stimata intorno ai 3 miliardi di dollari, diventando così titolare del 100% del controllo del club nerazzurro. Si tratta di un passaggio che, pur non alterando gli equilibri sportivi o gestionali immediati della società, segna un punto di svolta nel quadro finanziario che accompagna l’attesa cessione dello Stadio Giuseppe Meazza alle due società milanesi.

Una tempistica non casuale

L’operazione si è chiusa alla vigilia di una scadenza cruciale per Milano: entro il 10 novembre 2025 dovranno completarsi i passaggi tecnici per il trasferimento dello stadio e delle aree limitrofe a Inter e Milan, inclusa la prima rata da 73 milioni di euro su un totale di 197 milioni. Dopo la firma notarile e il versamento delle somme sui conti del Comune, l’accordo diventerà effettivo.

Dalla California al Canada

Con l’ingresso totale di Brookfield, Oaktree esce ufficialmente di scena. Ma il cambio è più formale che sostanziale: Brookfield già controllava Oaktree dal 2019 e ora ne ha semplicemente completato l’integrazione. Il nuovo beneficiario effettivo diventa dunque un superfondo canadese quotato alle Borse di New York e Toronto, con oltre duemila miliardi di dollari di asset in gestione e una rete globale di partecipazioni che si estende anche in giurisdizioni offshore.

Il nodo dei beneficiari effettivi

Una relazione curata dall’avvocato Alberto Toffoletto, consulente del Comune di Milano, aveva individuato dieci società lussemburghesi come beneficiarie effettive della precedente struttura proprietaria — tra cui Grand Tower Sarl, Lionrock Zuqiu Ltd e Ocm Luxembourg Sunshine — molte delle quali risultano ancora operative. Al momento non è chiaro se la nuova catena di controllo introdotta da Brookfield comporterà modifiche sostanziali nella governance dell’Inter o nella partecipazione alla futura proprietà dello stadio.

Le origini della struttura

Durante la gestione Zhang, l’assetto societario del club vedeva la presenza della Lionrock Zuqiu Ltd, con sede alle Isole Cayman, e della Grand Tower Sarl, azionista di maggioranza con il 68,55%. Entrambe le partecipazioni erano state date in pegno a un trust britannico e a Oaktree Capital Management. Le stesse entità figurano oggi tra quelle richiamate nella relazione Toffoletto, a conferma di una continuità di fondo nei legami finanziari del club.

Un passaggio strategico per Milano

La coincidenza temporale tra la completa acquisizione di Oaktree da parte di Brookfield e la cessione di San Siro evidenzia il peso crescente della finanza internazionale nel futuro delle squadre milanesi. Per ora, nulla cambia per la gestione sportiva dell’Inter, ma il nuovo assetto potrebbe influire sulle prossime mosse relative allo stadio e alle strategie immobiliari connesse all’area di San Siro.

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