Phillip Island incorona ancora Marco Bezzecchi. Il pilota dell’Aprilia Racing firma una prestazione maiuscola e conquista la Sprint Race del GP d’Australia, centrando la terza vittoria stagionale sulla breve distanza dopo Misano e Mandalika. Sul circuito oceanico, Bezzecchi regala all’Aprilia un’altra giornata da incorniciare, completata dal secondo posto di Raul Fernandez (Trackhouse), autore di un’altra prova consistente con la RS-GP. Sul terzo gradino del podio sale Pedro Acosta (KTM), a conferma della sua costante crescita.
Per Ducati, invece, è una giornata da dimenticare. La migliore moto di Borgo Panigale è quella di Fabio Di Giannantonio, quinto dopo una rimonta convincente. In fondo allo schieramento, Francesco Bagnaia vive un incubo: il campione del mondo in carica chiude diciannovesimo e penultimo, precedendo solo il collaudatore Pirro. Oltre alla prestazione opaca, Pecco è stato anche penalizzato per aver ostacolato Bezzecchi in qualifica e domani scatterà dalla quinta fila nella gara lunga.
Tredici giri da percorrere, con Fabio Quartararo in pole dopo il record del tracciato (1’26”465). Ma la festa Yamaha dura poco: il francese perde posizioni al via, mentre Bezzecchi e Fernandez scappano in testa dopo un’ottima partenza. Le due Aprilia impongono subito un ritmo infernale.
Bezzecchi tenta l’attacco al sesto giro ma va largo, lasciando momentaneamente il comando a Fernandez. L’azione decisiva arriva all’ottava tornata, con il pilota romagnolo che sigla anche il giro più veloce e, quattro giri dopo, piazza il sorpasso vincente che vale la vittoria.
Alle spalle del duo Aprilia, Acosta vince la battaglia per il terzo posto davanti a Jack Miller, autore di una gara brillante sul circuito di casa. Seguono Di Giannantonio, Alex Marquez, Quartararo, Marini e Pol Espargaro, tutti a punti.
Bagnaia, invece, non trova mai ritmo: lento in ingresso curva e poco incisivo in accelerazione, scivola progressivamente nelle retrovie fino alla penultima posizione. Una crisi di fiducia e performance che preoccupa il box Ducati alla vigilia della gara lunga.
In qualifica, Quartararo aveva ottenuto la sua quinta pole stagionale, davanti a Bezzecchi e Miller. Ma la sessione è stata segnata da episodi controversi: Brad Binder ha ostacolato Zarco nel Q1, mentre Bagnaia ha rallentato Bezzecchi nel Q2, scatenando la reazione furiosa del pilota Aprilia. Entrambi sono stati penalizzati di tre posizioni in griglia per la gara di domenica.
1. Fabio Quartararo (Yamaha)
2. Marco Bezzecchi (Aprilia)
3. Jack Miller (Yamaha)
4. Raul Fernandez (Aprilia)
5. Pedro Acosta (KTM)
6. Alex Marquez (Ducati)
7. Fermin Aldeguer (Ducati)
8. Pol Espargaro (KTM)
9. Luca Marini (Honda)
10. Fabio Di Giannantonio (Ducati)
11. Alex Rins (Yamaha)
12. Joan Mir (Honda)
13. Johann Zarco (Honda)
14. Francesco Bagnaia (Ducati) Penalizzato con tre posizioni in griglia per impeding a Marco Bezzecchi
15. Miguel Oliveira (Yamaha)
16. Brad Binder (KTM) Penalizzato con tre posizioni in griglia per impeding a Johann Zarco
17. Franco Morbidelli (Ducati)
18. Ai Ogura (Aprilia)
19. Lorenzo Savadori (Aprilia)
20. Enea Bastianini (KTM)
21. Somkiat Chantra (Honda)
22. Michele Pirro (Ducati)
Aprilia vola, Ducati affonda. Bezzecchi si candida sempre più a uomo del momento: talento, ritmo e freddezza. E mentre Rivola ammette che «nel 2026 può diventare campione del mondo», a Noale sognano in grande. Phillip Island, oggi, parla solo italiano.
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