Luciano Spalletti, intervenuto al Festival dello Sport di Trento, ha ripercorso la sua esperienza in Nazionale davanti a un pubblico numeroso. L’ex ct azzurro ha parlato apertamente dei suoi errori e delle difficoltà incontrate, soffermandosi anche su alcuni episodi chiave della sua carriera recente.
Spalletti ha ammesso: “In Nazionale ho cercato di trasferire il mio modo di essere e forse ho sbagliato. E i giocatori a volte non sono andati bene. Invece forse c’era bisogno di più leggerezza per tenere a bada le pressioni enormi”. Ha ricordato le partite contro Svizzera e Norvegia: “Ho ancora il martellamento nella testa di quelle sconfitte, ma non voglio togliere nulla del dolore che mi generano. Lo devo vivere e assorbire tutto”. Spalletti ha definito la Nazionale “il Paradiso” e ha spiegato che uscirne è stata “una brutta botta da assorbire”.
Sul caso Acerbi, Spalletti ha raccontato: “Non è andata come ha detto lui. Il giorno prima della convocazione l’ho chiamato per dirgli che il campo dimostrava che aveva ragione lui, che era ancora uno dei più forti. Gli ho detto che era un leader, l’avevo preferito a Mancini. Mi ha risposto: ‘Se lei dice così va bene’. Poi, a pochi giorni dalla partita mi ha mandato un messaggio dicendo ‘non vengo più’. L’ho chiamato, ha ritirato fuori l’episodio di Juan Jesus… Se lui si è creato un’assoluzione per non avere responsabilità di quello che è successo sono contento per lui, ma la cosa è andata diversamente”. Spalletti ha aggiunto: “Come allenatore ho sempre cercato di creare un senso di gruppo. Per me è sempre stato fondamentale avere un buonissimo rapporto con i miei calciatori. Mi sono sentito un po’ un papà e li ho sempre difesi a spada tratta. Poi però bisogna stare attenti su tante cose ed essere degli equilibratori”.
Spalletti ha espresso un giudizio positivo sulla Nazionale di Gennaro Gattuso: “A questa Italia non manca nulla e andrà sicuramente ai Mondiali. Gattuso ha le qualità e le soluzioni innovative per fare la differenza. Tutto può succedere e niente è scontato, ma credo che questa Nazionale abbia le possibilità di diventare forte”. Su Pio Esposito ha detto: “Mi ricorda Vieri”. Parlando del rapporto con Francesco Totti, Spalletti ha spiegato: “Ora il rapporto si è ricostruito, abbiamo fatto uno spot pubblicitario e una cosa insieme che si vedrà verso fine mese. Spero che succeda anche con Mauro Icardi”. Sulle difficoltà con De Laurentiis al Napoli ha dichiarato: “Per me era diventato difficile perché il presidente aveva preso il sopravvento”. Ha poi ricordato gli anni allo Zenit San Pietroburgo e il piacere della solitudine nella natura.
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