Udine si prepara ad accogliere la partita di qualificazione ai Mondiali 2026 tra Italia e Israele, prevista per martedì sera al Bluenergy Stadium. L’evento è stato classificato dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive come “ad altissimo rischio”, richiedendo misure di sicurezza straordinarie.
Per garantire l’ordine pubblico, è stata istituita una zona rossa attorno allo stadio, con transenne alte oltre due metri e controlli rigorosi ai varchi d’accesso. Le forze dell’ordine, tra cui polizia, carabinieri e guardia di finanza, saranno dispiegate in massa per presidiare le aree sensibili della città. All’interno dello stadio, che ospiterà circa 5.000 spettatori su una capienza di 25.000, saranno attivate unità cinofile, artificieri e droni di sorveglianza. All’esterno, per l’intera giornata di martedì, sarà vietata la vendita e il consumo di alimenti e bevande in contenitori di vetro, ceramica o lattina.
Le autorità sono particolarmente preoccupate per una manifestazione pro-Palestina autorizzata per martedì pomeriggio nel centro storico di Udine, che potrebbe richiamare fino a 10.000 partecipanti. Secondo l’ordinanza del prefetto Domenico Lione, il corteo “potrebbe costituire occasione di infiltrazioni da parte di frange violente, con possibili rischi per la sicurezza pubblica e privata”. La Prefettura teme che la partita possa attirare gruppi intenzionati a provocare disordini, soprattutto nelle aree esterne allo stadio e nel cuore cittadino.
La polizia locale di Udine ha modificato la viabilità attorno allo stadio. Dalle 7 di lunedì alle 12 di martedì, è vietato il transito in via Candolini, nel tratto tra il cimitero dei Rizzi e via Bottecchia. Inoltre, in tutte le strade attorno all’area del Friuli sarà vietata la sosta, pena la rimozione forzata dei veicoli.
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